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Porto Torres 24notizieportotorresCulturaArcheologia › Stintino: archeologia al Museo della Tonnara
M.P. 17 maggio 2017
Stintino: archeologia al Museo della Tonnara
Sabato 20 alle 18.30 la prima delle conferenze archeologiche in programma


STINTINO – I nuragici conoscevano la navigazione? Su quali imbarcazioni attraversavano il mare? E quali rotte seguivano? A queste domande risponderanno sabato 20 maggio alle ore 18.30 al Museo della Tonnara di Stintino Anna Depalmas, professoressa di Preistoria e Protostoria dell'Università di Sassari e Giovanna Fundoni, ricercatrice. Durante la conferenza, dal titolo “Imbarcazioni e rotte tra la Sardegna e il Mediterraneo nelle età del bronzo e del ferro”, saranno presentati gli esiti degli studi compiuti fino a oggi, che sembrano riconoscere ai sardi un ruolo attivo nel traffico marittimo del Mediterraneo.

«Mancando i relitti, le caratteristiche delle imbarcazioni dell'epoca vengono ricostruite sulla base dei resti iconografici – dichiara Anna Depalmas –. C'è un archivio incredibile di navicelle votive che possiamo riconoscere come nuragiche per i particolari unici, che le rendono differenti dai modelli presenti in altre aree del Mediterraneo». I modellini di ceramica e di bronzo studiati, infatti, presentano la stessa posizione della prua e le medesime figure animali.

Inoltre, il ritrovamento di numerosi materiali sardi, soprattutto ceramici, in luoghi diversi dall'isola, permette di tracciare le possibili rotte compiute nel Mediterraneo. Materiali nuragici risalenti al 1300/1200 a.C., infatti, sono stati rinvenuti a Cipro e Creta. In Spagna, poi, in particolare nella provincia andalusa di Huelva, sono stati scoperti resti nuragici che si posso far risalire al 1000 circa a.C., tra la fine dell'età del bronzo e l'inizio dell'età del ferro.
L'incontro è il primo delle conferenze archeologiche in programma per la stagione 2017. Il Mut ospiterà, infatti, il prossimo 3 luglio il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, che parlerà del dialogo tra l'Egittologia e la scienza.

Tra agosto e settembre si spazierà dall'archeologia fenicio-punica alla medioevale: l'11 agosto Piero Bartoloni, docente di Archeologia fenicio-punica dell’Università di Sassari e direttore del Museo Archeologico di Sant’Antioco, affronterà il mito di Atlantide e successivamente, il 16 settembre, racconterà degli Sherdana, i popoli del mare. Il 31 agosto, invece, Marcella Giorgio condurrà la platea in un viaggio nei monasteri medioevali, tra vino e companatico.
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Grazie a un finanziamento di 320 mila euro stanziato dalla Rete metropolitana del Nord Sardegna, prende il via il progetto di riqualificazione del sito archeologico nel cuore del paese



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