"L´uomo è una macchina" è il presupposto del lavoro di Ouspensky: non un uomo con una sua volontà autonoma, ma un perfetto automa che risponde a sollecitazioni esterne. Un essere governato da molteplici"IO", ciascuno teso a conquistare il potere assoluto a discapito degli altri, in un gioco causale governato esclusivamente dall´accidente. In questa moltitudine distratta che è l´umanità, alcuni uomini sono alla ricerca di qualcosa, non sanno bene cosa, li muove il dubbio che la vita non può limitarsi ad un affaccendarsi quotidiano senza scopo apparente, che c´è altro.
Ouspensky in questo libro racconta della sua ricerca interiore, del suo incontro con Gurdjieff con il quale verificherà che quello che si cerca può essere trovato.
Gurdjieff insegna una via pratica all´evoluzione, la QUARTA VIA, la via dell´uomo scaltro, l´esperienza diretta come fulcro in cui ciascuno valuta i vantaggi dell´insegnamento; l´evoluzione è possibile ora, nella propria casa, con i propri cari, vivendo la propria vita, ma con un gusto nuovo, con una visione chiara dei rapporti.