TEMPIO - «Non luogo a procedere». Pronunciamento che mai come in questo caso, a distanza di oltre tre anni, ha il sapore di un'assoluzione con formula piena, perché i fatti non sussistono. E' la decisione assunta nel pomeriggio di giovedì, su richiesta del sostituto procuratore Mauro Lavra, dal Giudice per l'Udienza Preliminare, Caterina Interlandi, nel procedimento presso il Tribunale di Tempio Pausania a carico dell'algherese Andrea Becciu.
Sette i capi d'imputazione, tutti decisamente pesanti, per i quali l'allora comandante della Polizia Locale di Arzachena, in servizio dal 2015 in Costa Smeralda, difeso dall'avvocato Elias Vacca, attendeva il pronunciamento del
Gup: dalla truffa alla corruzione, falso e peculato, fino all'abuso d'ufficio. Accuse tutte archiviate.
Il caso era finito agli onori della cronaca a metà dicembre del 2017, con la notifica al comandante dell'obbligo di dimora da parte della Guardia di Finanza. A febbraio del 2018 era anche arrivato il licenziamento senza preavviso da parte del Comune di Arzachena, con decisione della commissione disciplinare del municipio smeraldino, nonostante Andrea Becciu, fin dal principio, avesse rigettato le accuse formulategli dagli inquirenti.
Nella foto: Andrea Becciu
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