La Regione autonoma della Sardegna dà vita alla Commissione tecnica, prevista dal “Decreto Semplificazioni”, che si inserirà nella gestione degli appalti per lavori pubblici in caso di controversie tra impresa e stazione appaltante
CAGLIARI - La Regione autonoma della Sardegna dà vita alla Commissione tecnica, prevista dal “Decreto Semplificazioni”, che si inserirà nella gestione degli appalti per lavori pubblici in caso di controversie tra impresa e stazione appaltante. Infatti, il provvedimento del Governo prevede l'obbligo per i contratti il cui importo a base di gara sia pari o superiore alla soglia comunitaria (in corso di esecuzione o la cui esecuzione sia iniziata a partire dalla data di entrata in vigore del decreto) di nominare un Collegio consultivo tecnico con funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche che potrebbero insorgere nel corso dell'esecuzione del contratto.
«Diamo vita a uno strumento utile per accelerare quanto più possibile la realizzazione delle opere pubbliche - spiega l’assessore dei Lavori pubblici Aldo Salaris commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che prevede anche in Sardegna una Commissione tecnica - La nostra Isola ha pagato a caro prezzo la crisi generata dalla pandemia. Come Regione siamo impegnati a porre in essere strumenti e misure utili per innescare la ripresa. Lo sblocco delle opere pubbliche rappresenta un formidabile strumento per risollevare l’economia incidendo positivamente sul comparto dell’edilizia e delle costruzioni».
Per accelerare e semplificare il procedimento di nomina dei componenti verrà costituito un elenco aperto di soggetti (liberi professionisti, professori universitari e dipendenti pubblici) nel quale saranno selezionate le figure, nel rispetto dei principi di trasparenza, compatibilità, moralità e professionalità. L’obiettivo è di superare le dilatazioni dei tempi conseguenti alla pubblicazione, di volta in volta, di un apposito avviso di selezione riferito al singolo appalto (che comunque è consentito fino alla piena operatività dell’elenco).
Nella foto: l'assessore regionale Aldo Salaris
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