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S.A. 24 ottobre 2025
481 giornate di raccolta sangue e plasma nel 2026
Sono state programmate 55 giornate di raccolta plasma e 426 giornate di raccolta di sangue intero, per un totale di 481 giornate in tutto il territorio provinciale


SASSARI - Nei giorni scorsi si è tenuta a Sassari la riunione tra i Presidenti delle 36 Avis Comunali della Provincia e i direttori dei Centri Trasfusionali di Sassari, Alghero e Ozieri. Un incontro importante, finalizzato alla stesura del calendario delle raccolte di sangue per il 2026, ma anche un momento di confronto per condividere esperienze, criticità e strategie, in particolare quelle legate al periodo estivo, quando la domanda di sangue cresce e le donazioni tendono a diminuire. Al termine dei lavori sono state programmate 55 giornate di raccolta plasma e 426 giornate di raccolta di sangue intero, per un totale di 481 giornate in tutto il territorio provinciale.

A queste si aggiungeranno le raccolte organizzate nelle province di Nuoro e Gallura, gestite anch’esse dall’Avis Provinciale di Sassari, oltre a ulteriori giornate straordinarie che verranno realizzate nell’ambito di specifiche iniziative di sensibilizzazione e promozione della donazione, ideate per coinvolgere sempre di più i cittadini e diffondere la cultura del dono. Durante l’incontro è intervenuto il dottor Pietro Manca, direttore della Struttura regionale di coordinamento dei Centri Trasfusionali e del Servizio Immuno-Trasfusionale dell’AOU di Sassari, che ha sottolineato il ruolo imprescindibile delle associazioni di volontariato nel sistema regionale: «Questo incontro è fondamentale, perché la realtà donazionale in Sardegna non può fare a meno del contributo delle associazioni di volontariato, in particolare dell’Avis. Si pensi che oltre il 70% delle unità di sangue raccolte proviene proprio dal loro impegno. La Sardegna resta una regione deficitaria rispetto al fabbisogno, ma le cause sono anche di natura epidemiologica: abbiamo una popolazione in invecchiamento e una presenza significativa di pazienti talassemici, che da soli utilizzano il 46-48% delle unità di sangue disponibili».

«Il numero di donatori è adeguato – ha sottolineato il dottor Manca -, ma è necessario incrementare la frequenza delle donazioni pro capite per avvicinarci all’autosufficienza. Credo che incontri come questo siano fondamentali, perché grazie alla collaborazione tra associazioni e istituzioni possiamo migliorare ulteriormente la situazione e garantire le terapie necessarie a tutti i pazienti, anche nei periodi più complessi dell’anno». Con il dottor Manca si è poi affrontato il tema della carenza estiva: «Il periodo di luglio e agosto è sempre delicato: non si tratta solo di un calo delle donazioni, ma anche di un aumento della domanda, dovuto al maggior afflusso turistico e alle esigenze ospedaliere. È necessario uno sforzo congiunto per mantenere costante la disponibilità e assicurare a ogni paziente le cure necessarie».

Ad aprire e chiudere i lavori è stato Antonio Dettori, presidente dell’Avis Provinciale di Sassari, che ha espresso soddisfazione per la partecipazione e per il dialogo costruttivo tra presidenti Avis e responsabili dei centri trasfusionali: «Ci siamo riuniti per programmare le giornate di raccolta sangue e plasma e per condividere suggerimenti utili sulla sensibilizzazione e sulla gestione delle criticità, in particolare durante l’estate. È stato un momento di confronto importante, che rafforza la collaborazione tra tutte le Avis Comunali e la rete sanitaria. Il nostro obiettivo è continuare a garantire una raccolta costante, creare nuove occasioni di incontro e di sensibilizzazione e valorizzare il ruolo dei volontari, dei medici e degli operatori che ogni giorno rendono possibile questo grande lavoro di squadra».

Nella foto: Antonio Dettori, presidente Avis Provinciale di Sassari
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