La mostra, in programma dal 28 novembre al Polo Museale Padiglione Tavolara, evidenzia già in parte del titolo, “Luce, Natura, Libertà”, il progetto espositivo
SASSARI - Per la prima volta in Sardegna, l’Impressionismo francese sarà protagonista con la mostra Luce, Natura, Libertà. I Pionieri del Paesaggio: da Barbizon agli Impressionisti, ospitata dal 28 novembre al 1° febbraio al Polo Museale Padiglione Tavolara di Sassari. L’esposizione, prodotta da Aurea Natur Associazione culturale in collaborazione con la Fondazione Sardegna e il Comune di Sassari e curata dal critico d’arte Alberto Bertuzzi, si propone di approfondire le origini e gli sviluppi che hanno caratterizzato il movimento impressionista, nato ufficialmente nel 1874 a Parigi. Il percorso espositivo attraversa circa un secolo di storia dell’arte, dai precursori della Scuola di Barbizon (1830-1860) fino all’influenza esercitata tra fine ‘800 e inizio ‘900.
Il progetto della mostra intende mettere in luce le molteplici sfumature dell’Impressionismo, un’arte rivoluzionaria e libera, caratterizzata da un uso innovativo della luce e del colore, ma anche dare risalto alla rappresentazione paesaggistica e ritrattistica antiaccademica e anticonvenzionale, che ha segnato una svolta fondamentale nell’arte mondiale. Sessantasei le opere originali esposte: dipinti, disegni, tecniche miste, acquerelli e litografie, tutte prestiti di collezioni private italiane e francesi, realizzate da 31 artisti prevalentemente francesi e suddivise in tre sezioni espositive: “Prima di Barbizon; “La scuola di Barbizon”, e “L’Impressionismo e oltre”. Tra i nomi più significativi presenti in mostra, particolarmente dediti al paesaggio e sperimentatori della pittura en plein air, si distinguono: tra gli anticipatori del movimento, il pittore e incisore romantico Eugène Isabey, i barbisonniers Theodore Rousseau e Jean Baptiste Camille Corot, per arrivare poi a Charles-François Daubigny, Eugène Boudin, all’olandese Johan Barthold Jongkind, e all’Impressionismo di Claude Monet, di cui sarà esposto il dipinto a olio Tempète à Saint Adresse (1857 ca).
Il tema della ritrattistica sarà, invece, rappresentato dalle opere di Henri Gervex, Berthe Morisot, Pierre-Auguste Renoir, ed altri, in un percorso che condurrà alla fine dell’800, con i lavori di Paul César Helleu, Diogène Ulysse Napoléon Maillart e Léon Printemps. Nella galleria di artisti francesi, più e meno noti al grande pubblico, spicca anche la presenza di Giovanni Boldini, tra i pittori italiani più vicini agli impressionisti francesi, di cui la mostra presenterà il pastello su carta Donna seduta con ventaglio (1890).
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