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Cor 7:06
L´allarme: Scala Erre ormai esaurita
Claudia Camedda, segretaria generale Fit Cisl, lancia l´allarme per il nord Sardegna: ogni giorno aumenta il rischio di una emergenza rifiuti per Sassari e per l’area metropolitana


SASSARI - «Nel Nord Sardegna siamo oltre il limite, la discarica di Scala Erre è praticamente esaurita e ogni giorno aumenta il rischio di una emergenza rifiuti per Sassari e per l’area metropolitana» dichiara Claudia Camedda, segretaria generale Fit Cisl «mentre i territori chiedono risposte, la Regione prende tempo sul progetto del termovalorizzatore di Truncu Reale, un atteggiamento attendista che non affronta il problema e che rivela una grave mancanza di visione».

«La legge italiana stabilisce una gerarchia precisa nella gestione dei rifiuti, prevenzione, riuso, riciclo, recupero energetico, smaltimento”, ricorda Gianluca Langiu, segretario regionale, “riconoscendo il recupero energetico come opzione ambientale preferibile quando riciclo e riuso non sono sufficienti a chiudere il ciclo, il termovalorizzatore è quindi uno strumento necessario per rispettare gli obblighi normativi e garantire un sistema moderno, sostenibile e autosufficiente».

Camedda precisa che «l’impianto previsto, pubblico e tecnologicamente avanzato, non contrasta con il riciclo ma ne è il completamento, perché esiste sempre una parte di rifiuti non riciclabili che deve essere trattata con sicurezza, in tutta Europa si punta su meno discariche, più innovazione e più tutela dell’ambiente, la Sardegna non può tornare indietro». Aggiunge ancora Langiu: «chi alimenta paure infondate sulla termovalorizzazione si assume la responsabilità di costi più alti, più trasporti fuori provincia, più inquinamento e rischi sanitari. Nel frattempo la Giunta regionale rimanda decisioni e il Nord Sardegna scivola verso una crisi annunciata, con i cittadini che pagano di tasca propria e i lavoratori che restano nell’incertezza».

Per la Fit «è il momento della politica che decide, che mette al centro l’interesse collettivo e non il calcolo del consenso: chiediamo un cambiamento immediato, la Regione apra il confronto con amministrazioni, sindacati e operatori del settore e sblocchi senza ulteriori indugi l’impianto di Truncu Reale, i termovalorizzatori non sono il problema, il problema è l’immobilismo, la Sardegna non può essere ostaggio dei no ideologici, servono scelte chiare, serve coraggio, serve farlo adesso».
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