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Cor 13:38
Ictus: ogni minuto può cambiare una vita
Alla Stroke unit dell’Aou di Sassari, il farmaco Tenecteplase rafforza la risposta nelle emergenze tempo-dipendenti. «Occorre riconoscere subito i sintomi di un ictus. La nostra priorità è garantire percorsi di cura rapidi e coordinati», Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit


SASSARI – Nell’ictus ogni minuto può salvare o cambiare una vita. Eppure solo una parte dei pazienti raggiunge l’ospedale in tempo utile per ricevere le terapie più efficaci. Un recente episodio avvenuto a Sassari relativo a un paziente che è stato salvato grazie alla prontezza dei vicini di casa che hanno immediatamente allertato il 112 (ex 118), testimonia in modo emblematico quanto il riconoscimento precoce dei sintomi dell’ictus, l’arrivo rapido dei soccorsi e l’avvio tempestivo delle cure possa fare la differenza tra la vita e la morte. «La nostra priorità è garantire percorsi di cura rapidi e coordinati. Occorre quindi abbreviare i tempi: nell’ictus si parla di minuti, non di ore. La rapidità della chiamata consente al 112 (118) la prenotifica che mette immediatamente in allerta la rete ictus e permette alla Stroke Unit di organizzarsi prima dell’arrivo del paziente», afferma Alessandra Sanna, direttrice della Stroke Unit dell’Aou di Sassari.

La Stroke Unit dell’Aou di Sassari è un centro di secondo livello e opera, insieme a quella di Cagliari, come riferimento regionale per le patologie cerebrovascolari. Per l’ictus è importante che, appena il paziente arriva in ospedale, ci sia una forte collaborazione fra i vari operatori che si occupano di emergenza- urgenza, il medico del Pronto soccorso, il medico della Stroke unit, infermieri dedicati, il radiologo, il radiologo interventista, l’anestesista e in seguito, durante la degenza, il fisiatra, il fisioterapista, il logopedista e una volta che il paziente viene dimesso, è necessaria una presa riabilitativa residenziale ospedaliera o territoriale.

Ma come si possono riconoscere i sintomi dell’ictus? «La regola FAST consente di riconoscere un ictus in pochi secondi. La scala FAST è un acronimo internazionale che permette a chiunque, anche senza competenze mediche, di identificare un possibile ictus – sottolinea la dottoressa Sanna – In particolare, F (Face, Faccia) significa che occorre chiedere alla persona di sorridere: se un lato del viso è “cadente” o la bocca è storta, è un segnale di allarme. A (Arms, braccia) indica che occorre chiedere di sollevare entrambe le braccia: se una non si alza, potrebbe trattarsi di un ictus. S (Speech, Linguaggio) occorre chiedere di ripetere una frase semplice: se il linguaggio è confuso o non comprensibile, occorre agire. T (Time, Tempo) è necessario chiamare subito il 112 (ex 118) l’intervento precoce aumenta le possibilità di recupero».

La Stroke Unit di Sassari ha avviato l’utilizzo del tenecteplase, un farmaco trombolitico di ultima generazione che agisce in pochi secondi che viene somministrato tramite una singola iniezione endovenosa, introdotto più di recente nel trattamento dell’ictus ischemico e la Sardegna è stata la prima Regione italiana ad utilizzarlo regolarmente dallo scorso agosto. «Ha iniziato l’Arnas G. Brotzu di Cagliari, mentre la nostra unità operativa lo ha utilizzato per la prima volta il 20 agosto di quest’anno. Il tenecteplase è stato utilizzato con successo per trattare un ictus ischemico acuto e si è avuto un significativo miglioramento clinico già nelle ore successive alla somministrazione - ha spiegato la dottoressa Sanna – I farmaci sono fondamentali, ma nessuna terapia può essere efficace se il paziente non arriva subito in ospedale. In pochi minuti, in seguito a un ictus, possono essere persi milioni di neuroni, ma se si interviene in fretta si hanno maggiori possibilità che il paziente abbia salva la vita o che abbia una disabilità ridotta».

«Il nostro impegno, come Aou di Sassari, è quello di sostenere il lavoro della Stroke Unit e di promuovere la cultura della prevenzione e una corretta informazione rivolta alle cittadine e ai cittadini - afferma Mario Palermo, commissario straordinario dell’azienda ospedaliero universitaria - La rapidità nel riconoscere i sintomi dell’ictus e l’accesso immediato alle cure sono fattori decisivi. Per questo stiamo investendo nel potenziamento delle terapie innovative e nella formazione continua dei nostri professionisti, con l’obiettivo di garantire ai pazienti un’assistenza sempre più tempestiva, sicura ed efficace». La Stroke Unit aderisce al progetto internazionale FAST Heroes, dedicato alle scuole e alle famiglie, per diffondere la cultura del riconoscimento precoce dell’ictus e ridurre mortalità e disabilità nella popolazione.
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