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Red 10 dicembre 2010
Lettera aperta di Giovani Meritevoli Sardi
Diffusa insoddisfazione in ordine ai contenuti del nuovo bando del programma regionale di master and back tra i giovani laureati. Lettera indirizzata alla Regione


ALGHERO - Tagliati drasticamente i fondi destinati alla formazione post-universitaria per i giovani in Sardegna, fatto che ha generato una diffusa insoddisfazione in ordine ai contenuti del nuovo bando del programma regionale di master and back tra i giovani laureati. Ecco la lettera aperta che un gruppo laureati ha inviato ai consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici, al presidente della regione Cappellacci, alla Giuta regionale e alle direzioni generali degli assessorati.

Gentilissimi Pres. Cappellacci, Ass.ri Manca e La Spisa, Dir.ri Mascia e Tunis,
siamo un gruppo di giovani meritevoli che oggi cercano un’affermazione nel mondo del lavoro, scriviamo con la speranza di essere ascoltati, facendoci portavoce dei non pochi giovani che come noi non avranno quest’anno la possibilità di partecipare al bando Master and Back 2010/2011 né per quanto riguarda la parte dedicata all’Alta Formazione (emessi esageratamente in ritardo, senza peraltro consentirci di poter avere una borsa di studio in tempi utili per affrontare i costi dei corsi stessi e di sopravvivenza lontani dalle nostre famiglie e per di più con una regolamentazione di partecipazione al bando che suscita non poche perplessità!) ne alternativamente per quello dei tirocini, soppresso con la giustificazione di aver rilevato che il tirocinante veniva sotto-utilizzato o adibito a mansioni inferiori rispetto alle sue competenze e che quindi l’investimento sul percorso non avrebbe portato i risultati sperati in termini di occupazione. Noi sappiamo che non è proprio così. I tirocini sono uno strumento essenziale di avviamento qualificato al lavoro per un laureato, qualunque sia la sua disciplina di studi conseguita. Là dove il “soggetto ospitante” è professionale e serio, il tirocinante non potrà che trovare un valido supporto che gli consenta di ampliare le proprie conoscenze, personalizzare la dimestichezza delle mansioni pratiche, acquisire esperienza, relazionarsi ad un ambiente lavorativo nel quadro dei meccanismi che esso comporta. La risposta che avreste potuto pensare quindi per migliorare il percorso formativo dei tirocini, una volta effettuata la selezione dei candidati, sarebbe stata quella di integrare nel bando l’opzione per il tirocinante di trasferimento in altra sede ospitante durante il percorso formativo, nel momento in cui ne avvertisse la necessità perché insoddisfatto! Chi di Voi Illustrissimi a cui stiamo rivolgendo questa lettera, ha avuto la fortuna di cominciare a lavorare da laureato senza mai svolgere un tirocinio? Esprimiamo pertanto la nostra profonda delusione e con questa lo sconcerto nell’apprendere che i tirocini sono stati eliminati con un colpo di spugna o forse neanche di questa c’è stato bisogno. La decisione toglie a noi, giovani meritevoli, un’ulteriore possibilità di entrare nel mondo del lavoro soprattutto ora, in questo periodo di crisi e di grande incertezza e ci dà la riprova che, nonostante le promesse fatte, noi giovani non siamo tutelati. Occorrerà ricordarsene al momento delle elezioni, noi, le nostre famiglie, parenti, amici, persone che credono nell’onestà e nell’impegno. Teniamo a far notare inoltre che nella maggior parte dei colloqui uno dei requisiti a cui si presta maggiore attenzione, che assieme alla conoscenza base di una lingua straniera è il più delle volte determinante, è l’esperienza lavorativa pregressa nonchè l’attività prestata a titolo di tirocinante (non retribuito nemmeno di un esiguo rimborso) o di volontariato (queste ultime non considerate minimamente nei requisiti dei bandi del progetto regionale) e non il voto di laurea ed il tempo per conseguirla, ancor più quando alla laurea segue altro titolo superiore! Nonostante poi il master and back sia volto a laureati sino al 36 anno di età, la regione valuta con punti aggiuntivi chi è di età inferiore, trascinando il giovane 30enni nel tunnel della disoccupazione senza via di uscita poiché oramai “vecchio”! Aggiungeteci anche che siamo da “eutanasia” e poi mettetevi una mano nella coscienza e chiedetevi perché dai 30 anni in su siamo disoccupati in Sardegna! Il bando 2010 emesso per il percorso di “Alta Formazione” non incentiva ma mortifica la Cultura e la Formazione che dovrebbero essere messe al primo posto in un Paese come l’Italia che si definisce civile! Ribadiamo dunque che il tirocinio rappresenta l’unico vero contatto con il mondo del lavoro e non capirne l’importanza ci penalizza: per questo motivo ci sentiamo violati nel nostro diritto a un maggior accrescimento personale, alla possibilità di diventare competitivi nel mercato del lavoro, nonché nella possibilità di scelta riguardo alla fruizione della preziosa possibilità garantita ai laureati degli anni precedenti e a noi negata: riteniamo che la questione non sia stata compresa appieno oppure – ma non vogliamo crederlo – che si volesse favorire la partecipazione a Master costosissimi solo a chi i mezzi economici li possiede e se così fosse sarebbe non solo ingiusto ed eticamente inaccettabile, ma profondamente disonesto. Chiediamo in conclusione a Voi Tutti un intervento urgente affinchè l’amministrazione regionale possa invitarci ad interloquire con essa nell’auspicio di trovare un’apertura per ripristinare i dovuti fondi per una risorsa così importate, quella dei Tirocini Formativi, e che potrebbe aprirci le porte di un avvenire oggi sempre più difficile anche solo da immaginare! In attesa di un Vostro cortese riscontro e restando a disposizione per qualsiasi precisazione ci è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.
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