Deteneva 26 aragoste di taglia inferiore alla misura prevista dai regolamenti comunitari. Provvidenziale l´intervento della Capitaneria di Porto
ALGHERO - Nell'ambito della consueta attività di vigilanza e controllo in materia di pesca marittima che svolge il Corpo delle capitanerie di porto, gli uomini e donne della Guardia Costiera di Alghero hanno proceduto, sabato 4 giugno, nel porto di Alghero, durante un controllo del pescato, e precisamente nella darsena della piccola pesca, a elevare una notizia di reato nei confronti di un pescatore professionista.
E' stata contestata la detenzione a bordo di 26 esemplari di aragoste, dal peso di circa kg. 8,5 circa, di taglia inferiore alla misura prevista dai regolamenti comunitari (che prevedono che la taglia minima delle aragoste sia pari a 90 millimetri di carapace). La normativa nazionale prevede il divieto dello sbarco, trasporto e commercializzazione di esemplari di specie ittiche al di sotto della taglia minima prevista dalla normativa comunitaria. La violazione è punita dalla Legge 963/1965.

Il personale della Guardia Costiera - Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero ha così proceduto al sequestro degli esemplari di aragosta. Il prodotto sequestrato è stato prontamente rigettato in mare. L'operazione si inserisce nell'attività di vigilanza e controllo della pesca che la Guardia Costiera di Alghero sta svolgendo, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Porto Torres e della Direzione Marittima di Olbia, a terra e a mare, finalizzata ad accertare il rispetto delle norme sull'intera filiera della pesca dal momento dello sbarco del pescato in banchina sino alla vendita al consumatore finale. In particolare la Guardia Costiera di Alghero sta facendo attenzione al divieto di cattura del novellame, cioè del prodotto sottomisura.
Nelle foto: le aragoste sotto-taglia sequestrate ad Alghero e rigettate a mare dagli uomini della Guaradia Costiera
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