I bandi a fine ottobre: parteciperà anche il vettore low cost irlandese. Martedì incontro a Cagliari con Regione, Enac e compagnie. La denuncia di Mauro Pili
CAGLIARI - I bandi della continuità territoriale verranno avviati a fine ottobre ma c'è il rischio che alcune compagnie (Alitalia ad Alghero su Bologna e Torino, Cagliari su Linate) riducano i collegamenti.
Di questo si discuterà nel tavolo convocato martedì a Cagliari tra Regione, Enac e compagnie. Tra queste anche Ryanair che parteciperà alla gara anche se l'assessore Solinas frena: «Ha fatto una proposta di partecipazione ma alcune modalità tipiche del suo sistema non coincidono con le esigenze che vogliamo garantire».
Dopo le polemiche sul Riviera del Corallo, anche Elmas viene ridimensionato da Alitalia che taglia i voli invernali su Milano. L'altro grattacapo della Sogaer, società che gestisce lo scalo cagliaritano, riguarda Meridiana che ha chiesto «una verifica dettagliata delle condizioni competitive presenti presso ogni singolo aeroporto», facendo riferimento a presunti favoritismi nei confronti di Ryanair.
La denuncia di Pili. «Con questo clamoroso e scandaloso ritardo nella continuità territoriale – dice Pili - si sta consentendo alle compagnie aeree di lucrare senza precedenti sui cieli della Sardegna e soprattutto si favorisce la pirateria delle tariffe e degli orari». «Stanno accadendo - spiega il deputato sardo del Pdl - dei fatti di una rilevanza penale gravissima come la definizione dei bandi di gara con le compagnie aeree amiche che partecipano materialmente alla stesura dei bandi, fornendo indicazioni, cifre, e persino indicando tariffe diversificate e stagionali di loro gradimento. Risulta dai documenti in mio possesso che vari esponenti istituzionali coinvolti nella predisposizione del bando di gara avrebbero dichiarato la disponibilità a cancellare la tariffa unica per accogliere le esigenze delle compagnie aeree». E conclude: «tutto questo in un Paese civile sarebbe perseguibile penalmente. Come è possibile che le condizioni dei bandi vengano palesemente discusse con due compagnie aeree, le stesse che poi non partecipano alle gare da loro stesse ispirate. Il solo ingresso delle compagnie aeree nello stesso ufficio dove si stanno redigendo i bandi è un reato».
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