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Porto Torres 24notizieolbiaCronacaTrasporti › Antitrust: multa di 8 milioni per. Moby, Snav, Gnv e Marinvest
Red 14 giugno 2013
Antitrust: multa di 8 milioni per
Moby, Snav, Gnv e Marinvest
L’Antitrust ha deliberato che le quattro compagnie avrebbero fatto cartello, e posto in essere un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi per il trasporto passeggeri nell’estate 2011. Le parole di Cappellacci


OLBIA - Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest condannate a pagare una multa pari a 8.107.445 euro. La decisione dell’Authority è arrivata dopo uno studio approfondito del dossier e dopo aver sentito tutte le parti coinvolte. L’Antitrust ha deliberato che le quattro compagnie avrebbero fatto cartello, e posto in essere un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi per il trasporto passeggeri nell’estate 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres. Si legge nella nota dell'autorità garante per la concorrenza come i prezzi siano aumentati mediamente del 42% sulle rotte Civitavecchia-Olbia (passando in media da 35 a 49 euro) e Genova-Olbia (passando da 57 a 81 euro), del 50% sulla Genova-Porto Torres (passando da 65 a 98 euro).

L'intesa, durata dall'inizio di settembre 2010, fino almeno alla fine del mese di settembre del 2011 (per Snav fino a maggio 2011), data di chiusura della stagione estiva, è stata attuata da imprese che complessivamente detengono quote di mercato molto elevate sulle rotte interessate dall'istruttoria. Il parallelismo nell'aumento dei prezzi, riscontrato nel corso dell'istruttoria, non è peraltro giustificabile in altro modo se non con la concertazione: né la trasparenza delle tariffe, che caratterizza strutturalmente il settore, né il caro carburante, che avrebbe potuto comportare un aumento dei prezzi ma in misura inferiore, nè le perdite di bilancio degli operatori giustificano un aumento dei prezzi così simultaneo e significativo.

«E’ stata punita l’avidità degli armatori che hanno strangolato la nostra isola. L’antitrust ha messo nero su bianco quello che tutti hanno potuto verificare con i proprio occhi e che solo gli armatori, insieme ai loro fiancheggiatori politici, hanno negato fino all’ultimo». Lo ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci, commentando la delibera dell’antitrust. “«Già nel 2011 abbiamo denunciato subito un’anomalia che ha leso il diritto alla mobilità dei sardi e gravemente danneggiato l’economia della nostra isola - ha aggiunto il presidente della Regione -. Dopo decenni di soprusi, la Sardegna non intende più accettare le angherie di chi vorrebbe ridurre i diritti a benevole ed eventuali concessioni, soggette all’arbitrio e al capriccio dei feudatari del mare».
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