Il dato è riferito dalla Turris bisleonis, la cooperativa formata da operatrici e operatori di Porto Torres iscritti al Registro delle Guide Turistiche Regionali che, da dieci anni, gestisce il servizio di accompagnamento turistico-culturale nel monumento romanico più grande della Sardegna
PORTO TORRES - Nonostante la riduzione degli approdi delle navi da crociera, il monumento romanico più grande della Sardegna e l’annesso complesso monumentale registrano numeri importanti nel 2013. Rimane inalterato il numero delle visite tradizionali rispetto al 2012: si conferma quindi l’incremento del 30% di accessi rispetto al 2011. Tra le attività della cooperativa l’accoglienza ai croceristi e l’organizzazione di diversi eventi culturali.
Più di dodicimilaseicento visitatori – paganti e a titolo gratuito – hanno ammirato nel 2013 la Basilica romanica di San Gavino e il complesso monumentale di Monte Agellu. Il dato è riferito dalla Turris bisleonis, la cooperativa formata da operatrici e operatori di Porto Torres iscritti al Registro delle Guide Turistiche Regionali che, da dieci anni, gestisce il servizio di accompagnamento turistico-culturale nel monumento romanico più grande della Sardegna, in convenzione con l’Arcidiocesi di Sassari.
La millenaria chiesa, la cripta secentesca e il sito archeologico portato parzialmente in luce qualche anno fa nell’atrio Metropoli della Basilica continuano a costituire un polo d’attrazione per tantissimi turisti. I visitatori totali del complesso di Monte Agellu sono stati, nel 2013, 12.631, di cui 9.502 paganti e 3.129 gratuiti (bambini, esponenti del clero, visitatori per Monumenti Aperti, pellegrini). Il flusso turistico, nel 2012, era stato pari a 17mila visitatori, ma il dato comprendeva l’ingente numero di visite derivato dall’approdo in città di ben 42 navi da crociera (contro le 7 del 2013). Rimane praticamente inalterato, invece, il numero dei turisti tradizionali, con uno scarto di sole 400 unità rispetto al 2012.
La maggior parte dei turisti paganti del 2013 è arrivata dall’Italia (40%), nazione seguita a ruota dalla Francia (26%), Spagna (12%), Germania (9%) e Regno Unito (3%). Diversi i turisti arrivati da altre nazioni (10% in tutto), tra cui Belgio, Polonia e Russia. Ai visitatori è stato distribuito un dépliant informativo, autoprodotto e autofinanziato, in più lingue, riguardante la storia del complesso monumentale. Anche quest’anno è stato attivato, su prenotazione, il servizio di visita alla chiesa di Balai Vicino e all’adiacente ipogeo, e alla chiesa di Balai Lontano.
La cooperativa ha, comunque, deciso di tenere aperta la chiesa di Balai Vicino nei giorni di approdo delle navi da crociera e nei fine settimana di aprile e luglio, in modo da offrire ai turisti provenienti dall’estero la possibilità di ammirare il monumento. Con un biglietto simbolico di un euro i turisti hanno potuto visitare la chiesa e gli ipogei che, secondo la tradizione, furono il luogo della prima sepoltura dei tre Martiri Turritani. Anche in questo caso è stato distribuito, compreso nel prezzo del biglietto, il materiale informativo autoprodotto, in più lingue, riguardante il monumento. In totale sono stati 332 i visitatori paganti e 224 quelli gratuiti, a cui vanno aggiunte le 568 visite gratuite, per Balai Vicino, in occasione della manifestazione “Monumenti Aperti”.
Nella foto: l'esterno della chiesa
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