Skin ADV
Porto Torres 24
Notizie    Video   
NOTIZIE
Porto Torres 24 su YouTube Porto Torres 24 su Facebook Porto Torres 24 su Twitter
Porto Torres 24notizieportotorresCronacaServizi › «Risposta di Scarpa senza consistenza politica»
G.A. 17 febbraio 2014
«Risposta di Scarpa senza consistenza politica»
Con una nota la Cooperativa Airone e la Legacoop Nord Sardegna rispondono alla replica del sindaco Scarpa, in seguito alla polemica nata sull’area dove doveva sorgere il progetto della casa per anziani


PORTO TORRES – «Risibile e priva di consistenza politica ed amministrativa ci appare la replica del sindaco di Porto Torres, sulla vicenda della costruzione della Residenza Integrata per Anziani. Vogliamo rassicurare il sindaco e soprattutto l’opinione pubblica che la cooperativa Airone, agisce, da sempre nel pieno rispetto delle leggi, corrispondendo annualmente all’erario circa 400mila euro di imposte varie ed erogando puntualmente stipendi ad oltre 140 addetti, risultando cosi, una delle maggiori imprese della città. Non altrettanto virtuosa appare la classe politica alla quale il sindaco appartiene». Inizia così la dura risposta della Legacoop Nord Sardegna alle giustificazioni del sindaco Beniamino Scarpa in merito al comportamenteo della sua amministrazione sulla questione legata al progetto per realizzare una casa per gli anziani non autosufficienti della coop. Airone a Porto Torres.

Benedetto Sechi prosegue ricordando che: «in città decine di anziani non autosufficienti sono gestiti in strutture che andrebbero chiuse per inadeguatezza degli standard previsti dalla normativa regionale e sulle quali l’amministrazione comunale chiude entrambi gli occhi. Nessuna amministrazione comunale, compresa quella guidata da Scarpa, non si sono mai curate di richiedere finanziamenti pubblici per dotare la città di una “Residenza Integrata” o Assistita”, cosi come ha fatto il comune di Sorso e si appresta a fare il comune di Stintino, lasciando gli anziani alla mercé di privati che con pochi scrupoli gestiscono “Comunità Alloggio” con personale non qualificato ed ospiti non autosufficienti che dovrebbero essere ospitati in strutture di livello superiore. Rilevando questi bisogni, nasce l’iniziativa della Coop. Airone che senza troppi giri di parole propone di effettuare un investimento a suo totale carico di 2,5 milioni di euro, garantendo alla comunità la disponibilità gratuita di posti per un importo annuo di 60mila euro come pagamento per l’uso della concessione del diritto di superficie. Insomma un patto tra pubblico e privato, dove il comune avrebbe soltanto dovuto mettere a disposizione un’area, cosi come previsto dalle norme urbanistiche. La comunità turritana avrebbe cosi beneficiato, oltreché dei servizi della struttura, di trentuno nuovi posti di lavoro stabile, impiegando personale locale e personale specializzato. Tralasciando il tortuoso cammino cui è stata costretta la cooperativa, tra uffici vari, inadeguati nel valutare la tipologia della struttura e, soprattutto, del servizio sociale offerto, egli persevera ancora, speriamo in buona fede, nel voler attribuire al contratto una base di calcolo che è fuori da ogni logica economica. E possibile chiedere un milione di euro per un terreno che vale 165mila euro? Si tratta di un terreno ceduto da privati al comune a seguito della lottizzazione della c1/2, destinato ad opere di urbanizzazione per strutture di pubblica utilità, quindi senza valore commerciale alcuno. E’ possibile chiedere una polizza fideiussoria pari al 10% del costo delle opere come se si trattasse di un un appalto quando, al contrario, le risorse economiche sono interamente private! Si può chiedere una polizza fideiussoria su un’opera che non costa una lira all’amministrazione pubblica? La cooperativa, utilizzando un finanziamento proprio deve garantire la banca che eroga il mutuo, non il comune che si ritrova, nel suo patrimonio, senza aver sostenuto nessun costo, la proprietà di un opera di pubblico interesse. Insomma potremmo continuare all’infinito, ma l’assurdità della vicenda è talmente evidente che è sufficiente leggere la replica del sindaco perché i cittadini comprendano l’inconsistenza delle sue argomentazioni. E’ovvio che se le condizioni sono queste nessun investimento, seppure a forte caratterizzazione sociale, potrà mai essere realizzato a Porto Torres. La cooperativa, comunque, intende non abbandonare l’idea di poter realizzare una struttura integrata a Porto Torres, ovviamente cercherà di perseguire altre strade, che non prevedano di incrociare quella di amministratori che evidentemente si sono dimostrati di non essere all’altezza del compito che è stato loro affidato».

Alla replica di Benedetto Sechi fa eco quella di Antonello Sanna, presidente della Coop. Airone, nella quale esprime tutto il suo rammarico a seguito del comunicato del Sindaco Scarpa apparso sul suo profilo Fb: «Denoto un tono duro e quasi ostile come se la Coop. Airone fosse un suo avversario politico. Non faccio politica attiva per scelta personale ne’ la nostra cooperativa opera con finalità politiche. Lavoriamo nel sociale da 20 anni e continueremo a farlo qui a Porto Torres ed ovunque in Sardegna se ne avremo la possibilità. Sono molto deluso perché il Sindaco Scarpa considera la Coop. Airone una società a scopo di lucro, dimostrando di non conoscere la legge che individua le cooperative sociali come società non a scopo di lucro. Lo stesso acronimo Onlus sta ad indicare esplicitamente: Organizzazione non lucrativa di utilità sociale». All’amarezza si aggiunge la delusione che il presidente della Coop. Airone attribuisce al fatto che il Sindaco di Porto Torres consideri l’assegnazione del terreno in oggetto come una speculazione, omettendo, come già sottolineato sopra nella nota di Benedetto Sechi, che quel terreno è un lotto espropriato dal comparto c1/2 esclusivamente per la realizzazione di interventi a scopo sociale e di pubblica utilità, che fa parte del patrimonio pubblico non alienabile, che non è edificabile (se non per lo scopo previsto dalla legge) e perciò privo di valore commerciale. «Ci si dimentica - prosegue Antonello Sanna - di dispiacersi per il mancato investimento a causa degli oneri elevatissimi che ci sono stati richiesti, delle mancate assunzioni (31 operatori), del fatto che la città non potrà avere un servizio di eccellenza da destinare agli anziani soli e allettati del Comune di Porto Torres e di quelli dell’hinterland, di evidenziare che Porto Torres vive un periodo di crisi pesantissima e che una Coop. sociale di Porto Torres sta tentando di aiutare a superare investendo risorse proprie».
Commenti



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)