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M. P. 7 luglio 2014
Pd: «un portotorrese alla guida dell'Asi»
Il consiglio di amministrazione del Consorzio industriale provinciale si riunisce mercoledì 9 luglio, per eleggere il nuovo presidente. Il Pd condivide la proposta di Scarpa: una figura espressione di Porto Torres


PORTO TORRES - Il consiglio di amministrazione del Consorzio industriale provinciale si riunisce mercoledì 9 luglio, per eleggere il nuovo presidente che dovrà succedere a Franco Borghetto. Tra i nomi che circolano con insistenza quello dell’attuale presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici. Ancora nessun accordo sul successore, fra i soci del Consorzio di cui fanno parte la Provincia di Sassari, i Comuni di Sassari, Porto Torres, Alghero e la Camera di Commercio. Nella precedente riunione del consiglio di amministrazione, la posizione del sindaco Scarpa e della maggioranza appariva chiara e ferma sulla presidenza dell’Asi: deve essere individuata a Porto Torres, non necessariamente tra la maggioranza ma tra chi abbia titoli e capacità a ricoprire quel ruolo.

Nel documento di Massimiliano Ledda, consigliere Pd, si esprime la stessa volontà quella di proporre una figura che sia espressione di Porto Torres, «Nessuno può pensare che il Comune di Porto Torres possa lasciare la programmazione di gran parte del proprio territorio ad altri Enti territoriale. Mi lascia perplesso che il Sindaco di Sassari e il Sindaco di Alghero sempre attenti a difendere con forza le prerogative e la autonomia delle proprie città pensino di poter tranquillamente decidere sui destini di un ente che ha poteri esclusivi di programmazione, compresa quella urbanistica, di gran parte della città di Porto Torres senza il coinvolgimento decisivo della nostra comunità», dichiara convinto il consigliere Pd.

Lo stesso sindaco aveva sottolineato che se le richieste della maggioranza consiliare non sarebbero state prese in considerazione, la stessa avrebbe valutato la possibilità di far uscire il comune di Porto Torres dal Consorzio Industriale provinciale. «Le zone industriali di Truncu Reale (Sassari) e di San Marco (Alghero) rappresentano solo una piccola parte rispetto all’immensa area industriale di Porto Torres e appare perciò sacrosanta la legittima richiesta di candidare al massimo vertice del consorzio industriale una espressione della comunità che tanto pesantemente ha pagato il prezzo di quella scelta di sviluppo economico», evidenzia Ledda.

Nel documento si legge che utilizzare la L.R. 25 luglio 2008, n. 10 con il mero criterio di un voto per rappresentante ignorando la questione di rappresentanza politica è la negazione di tutti i principi che hanno ispirato i programmi di Nicola Sanna e Mario Bruno e che il consigliere Ledda ha sostenuto con convinzione. « La legge regionale n° 10 va armonizzata con la legislazione intervenuta nel frattempo è che segna una chiara edhh inequivocabile incompatibilità tra ruolo di Sindaco e presenza nei consigli di amministrazione di Enti anche sovraordinati, ma di questo eventualmente si occuperanno gli Enti preposti», - prosegue Ledda. Un problema di incompatibilità di cariche con il tentativo di equilibrare le difficoltà emerse con le elezioni comunali a Sassari e ad Alghero. «Pensare di creare una alleanza territoriale mortificando la legittima autonomia del nostro Comune è un gravissimo errore che può avere effetti difficilmente controllabili, non si tratta di una battaglia di campanile ma di un diritto di sacrosanta rappresentanza sancito anche dalla nostra costituzione», conclude Ledda.
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