M. P.
22 agosto 2014
Negli ultimi mesi il processo delle attività istruttorie per le bonifiche necessarie dei Siti di interesse nazionale (Sin) ha subito una forte accelerata. Ma per avviare le bonifiche servono le risorse economiche
PORTO TORRES - Negli ultimi mesi il processo delle attività istruttorie per le bonifiche necessarie dei Siti di interesse nazionale (Sin) ha subito una forte accelerata. «Quasi una Conferenza dei Servizi al giorno. Nei primi sette mesi dell’anno – comunicano dal ministero dell’Ambiente – dal 1° gennaio al 1° agosto, sono stati predisposti 62 decreti per progetti di bonifica delle aree “Sin”: 51 di approvazione, 8 di autorizzazione di avvio dei lavori, 3 di approvazione dei progetti di dragaggio. Oltre il doppio, dunque, rispetto all’intero 2013, in cui i decreti erano stati 26 (11 di approvazione, 12 di autorizzazione avvio lavori e 3 di approvazione progetti di dragaggio».
In Italia circa 4300 ettari sono stati liberati e restituiti agli usi legittimi: a Porto Torres solo il 4%. Nella città turritana ancora troppi ritardi sulle caratterizzazioni del Sin e sull’approvazione dei progetti di bonifica. Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti dichiara che sulla sicurezza ambientale, che vuol dire salute per i cittadini e difesa del territorio si vuole accelerare la procedura per le bonifiche, come stabilito nel decreto-legge 91 . «C’è bisogno di regole più semplici, e maggiore collaborazione e responsabilità da parte di tutti i protagonisti del procedimento, visto che non sempre alle decisioni prese corrisponde un incremento delle attività di bonifica, come del numero delle aree risanate e restituite agli usi legittimi», ha affermato il ministro Galletti.
Una sola incognita, la più importante: per le bonifiche non serve solo la buona volontà e la velocità, servono anche le risorse economiche, e anche tante perché si dia un’impennata al processo delle bonifiche, in particolar modo nei territori di maggiore sofferenza economica ed occupazionale come Porto Torres. E, così come è vero che servono regole più semplici per facilitare l’avvio delle bonifiche, proprio per questo è ancora più vero che devono essere fatte rispettare con controlli stringenti sul territorio. Puntare dunque sull’ambiente, una possibilità di crescita industriale e occupazionale, che si coniuga con il turismo, altra opportunità per creare posti di lavoro.
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