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Porto Torres 24notiziealgheroAmbienteInquinamento › Tuffi vietati nel Lido di Alghero
Pierpaola Pisanu 28 aprile 2006
Tuffi vietati nel Lido di Alghero
Le acque davanti al Lido non sono idonee. Questo è ciò che emerge da alcuni campionamenti effettuati dalla Asl. Così spuntano sul Lido di Alghero cartelli di divieto di balneazione


ALGHERO - Dal Lido San Giovanni allo stabilimento Novelli acque off limits per i bagnanti. I cartelli di divieto di balneazione sono spuntati questa mattina lungo l’arenile a ridosso della città. La disposizione in misura permanente, da diversi anni interessava lo specchio acqueo davanti al primo tratto di spiaggia, là dove confluisce la nuova passeggiata di via Garibaldi. Ma stupisce l’estensione del provvedimento, seppur di carattere temporaneo, lungo la restante parte di litorale fino al Lido Novelli. Nelle acque di San Giovanni infatti come è risaputo, defluiscono le acque bianche che sfociano dal canalone. Negli anni passati, a causa di infiltrazioni per allacci abusivi di condotte fognarie è capitato che in quel tratto di mare finissero anche reflui fognari. Problema oggi fortunatamente risolto con un intervento mirato che ha localizzato gli allacci fognari non autorizzati, subito tappati. Ma il divieto è sempre rimasto al suo posto. Ora in buona compagnia con i cartelli che impongono lo stop alle nuotate lungo tutto il Lido. L’ordinanza emessa dal sindaco è conseguente alle disposizioni dell’assessorato regionale dell’Ambiente, deputato ad individuare, prima della stagione estiva, i siti dove interdire la balneazione in via temporanea, sulla base dei dati emersi dai campionamenti effettuati dalla Asl nell’anno precedente. I prelievi che avevano dichiarato le acque del Lido di Alghero «non idonee», risalirebbero al periodo tra la fine del 2005 e l’inizio del 2006. Mentre oggi un’acqua limpida e cristallina invita a tuffarsi dentro. Inevitabile la preoccupazione e i timori per le potenziali ricadute economiche negative che potrebbero derivare in questo periodo, tra i titolari degli stabilimenti balneari che insistono lungo le spiagge interessate dal divieto. Senza contare il danno di immagine per la Riviera del Corallo. Il provvedimento potrà certamente essere rettificato. Ma non prima che la Asl avrà effettuato dei nuovi prelievi. Se i risultati degli esami indicheranno un buono stato di salute delle acque di balneazione, allora via i cartelli, via il divieto e tutto tornerà alla normalità. Trascorrerà però almeno un mese. Forse due. Allora sarà già arrivata l’estate. E forse i turisti saranno già migrati verso altri lidi.
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