Si attende in queste ore la nomina del commissario straordinario, che reggerà le sorti del comune di Porto Torres fino alla prossima primavera, quando si svolgeranno nuove elezioni
PORTO TORRES - Si attende in queste ore la nomina del commissario straordinario, che reggerà le sorti del comune di Porto Torres fino alla prossima primavera, quando si svolgeranno nuove elezioni. La competenza è del Presidente della Regione Francesco Pigliaru che tramite l'assessorato regionale agli Enti locali provvederà a nominare un commissario a cui competono i poteri del Consiglio comunale, della Giunta e del Sindaco, seppure non ha poteri speciali oltre quelli spettanti alle predette figure. Il nuovo “traghettatore”, un dirigente della pubblica amministrazione italiana, o anche una figura politica avrà modo e tempo necessario per valutare la macchina amministrativa e la situazione inerente al bilancio.
Il commissario straordinario potrà operare tramite procedure accelerate, e in deroga alla normativa vigente: può infatti assegnare i lavori pubblici, senza bando di gara d'appalto, ma a propria discrezione. Nel frattempo è polemica sull’attività amministrativa che la Giunta sta svolgendo nell’ultimo periodo. A pochi giorni dallo scioglimento del Consiglio continuano ad essere pubblicate delibere, atti di estrema rilevanza che impegnano il Comune sia dal punto di vista economico che della programmazione. Di certo tra gli obiettivi della “strategia amministrativa” del nuovo commissario si spera si possa mettere in campo il recupero della dignità e credibilità politica.
«Sono certo che al commissario non mancherà qualche grana da risolvere, in primis: la verifica della legittimità di nomine fatte negli enti, il giorno stesso delle dimissioni degli 11 consiglieri comunali che hanno decretato la fine di una maggioranza abusiva, illegittima e non corrispondente al responso delle urne del 2010», interviene il segretario del Centro democratico, Angelo Acaccia. Il biglietto d'uscita, dal palazzo comunale, staccato dagli 11 consiglieri comunali «era un atto doveroso nei confronti della città al fine di evitare ulteriori danni da parte di una amministrazione incompetente», sostiene Acaccia. Il Commissario straordinario, organo monocratico che sostituisce gli organi collegiali del consiglio e della giunta, anche se per pochi mesi, occupandosi di ordinaria amministrazione e degli adempimenti di legge «farà molto meglio di chi necessariamente abbiamo dovuto mandare a casa anticipatamente» aggiungono gli ex consiglieri del Cd, Angelo Canu e Franco Pistidda.
Non deve negarsi che i commissari straordinari, nel sostituire gli amministratori, assumono pienamente i poteri di questi ultimi e questi poteri non saranno solo amministrativi in senso stretto, cioè di semplice gestione tecnica dell’ente, ma saranno anche politici. Pertanto non saranno affatto vincolati da precedenti programmi elettorali, ma devono svolgere il loro mandato in assoluta autonomia e nel conseguente rispetto delle leggi vigenti, non solo allo scopo di ripristinare legalità eventualmente violate, ma esaltando l’imparzialità e l’utilità dell’azione amministrativa da loro svolta. Ciò che si augura l’ex capogruppo del Partito democratico, Massimiliano Ledda è che il Commissario venga nominato nelle prossime ore «onde evitare che il Sindaco e la Giunta restino in carica troppo a lungo, condannando la città ad ulteriori umiliazioni». Un’attività quella della commissione straordinaria, intesa sia in senso strettamente tecnico che ‘politico’, che è sempre sottoponibile a controllo e critica politica. Per quest’ultimo caso, essa dovrà rendere conto anzitutto ai cittadini di Porto Torres, sottoposti alla sua amministrazione, ne più e né meno degli amministratori che sta sostituendo.
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