Gli attivisti turritani che si ispirano al Movimento 5 stelle entrano, finalmente, nel merito della triste vicenda politica che ha visto soccombere la giunta Scarpa
PORTO TORRES - Dopo lo scioglimento del consiglio comunale, in seguito alle dimissioni di 11 consiglieri comunali, ora le attenzioni dei cittadini e delle forze politiche, che si preparano ad affrontare una campagna elettorale difficile, sono focalizzate sull’arrivo del commissario straordinario che una volta insediato termineranno l'incarico, gli assessori e il vice sindaco Mauro Norcia. Tutti i partiti stanno alla finestra, e qualcuno non è in grado di mantenere la lucidità necessaria per scindere facebook dalla vita amministrativa reale, mentre la città - alluvionata all'insaputa del municipio - è alle prese con i problemi di tutti i giorni e aspetta risposte sul futuro del porto, sulla crisi del commercio in centro come in periferia, sulla chimica verde, sulle bonifiche, sulle tasse locali e, perché no, anche un cenno sulla situazione della raccolta rifiuti.
Gli attivisti turritani che si ispirano al Movimento 5 stelle entrano, finalmente, nel merito della triste vicenda politica che ha visto soccombere la giunta Scarpa, e che ha portato al commissariamento del Comune di Porto Torres. «La nostra scelta di “metterci in gioco” nasce dalla totale inaffidabilità della classe politica turritana, che privilegia gli interessi di pochi anziché di tutti i cittadini». La disfatta di questo Consiglio comunale, «è la riprova che Porto Torres non si differenzia da queste logiche», sostengono gli attivisti turritani. «Nella sostanza siamo curiosi di sapere se questa città noterà la differenza tra la gestione amministrativa e politica con o senza la Giunta comunale», osservano gli attivisti ispirati al M5s.
In questa fase di campagna elettorale o “acquisti”, in cui «tutto è fatto o non fatto, esclusivamente per logiche partitiche e interessi personali, - sottolineano gli attivisti turritani - ci si dimentica completamente il bene comune, perseguendo le logiche di alleanze improponibili». Per tale motivo il Movimento 5 stelle esclude la possibilità di qualsiasi alleanza, se non quella dei cittadini «e torneremo ad essere solamente cittadini non appena sarà generalizzata la coscienza popolare per cui il cittadino è sovrano», affermano gli attivisti turritani.
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