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Red 8 aprile 2015
La politica dei fake a Porto Torres
Con le elezioni comunali ormai alle porte riemerge il fenomeno dei profili falsi su facebook


PORTO TORRES – La rivoluzione di Facebook ha creato una serie di duplicati digitali: i famosi fake o falsi profili. Ma non è tutto social quello che networka. Che le campagne elettorali si basino sempre più sulla comunicazione veicolata dai social network è un fatto ormai consolidato. “La voce del cittadino”, “La vera voce del cittadino” e “Cornacchia news” sono solo alcuni dei gruppi di discussione su facebook in cui i cittadini turritani si confrontano, a volte anche aspramente, sulle problematiche della città.

Ma oltre ai normali utenti, che firmano i propri interventi col proprio nome e cognome, assumendosi completamente la responsabilità delle proprie affermazioni, man mano che si entra nel vivo della campagna elettorale per le elezioni amministrative del 31 maggio, sta ricomparendo una categoria di commentatori che, approfittando dell’anonimato garantito da facebook, creano account fasulli per calunniare, intimidire e delegittimare tutti coloro che esprimono opinioni o idee non gradite. Roberto Saviano, in un suo intervento in memoria del giornalista Giancarlo Siani, messo a tacere per mano della camorra con sette colpi di pistola, parla della delegittimazione in questi termini: «La delegittimazione colpisce anche di più delle pallottole».

L’obiettivo dei cosiddetti “cultori della politica cittadina” è quello di silenziare con metodi un po’ mafiosi coloro che di tanto in tanto fanno notare qualche “magagna”, conflitto di interesse, favore o semplicemente l’incompetenza di qualche esponente politico. I nomi a volte sono molto fantasiosi: “Calpurnio il grande chimico”, “Lillo Imbroso” e via dicendo. Poiché quello che caratterizza tali commentatori è la particolare attenzione verso gli argomenti legati alla politica locale, e spesso l’approfondita conoscenza della vita amministrativa della città e dei suoi retroscena, in certi casi è proprio impossibile non notare la palese “affinità” tra i commenti dei profili falsi e quelli di qualche esponente politico locale e tantomeno è difficile intuire a quale area politica appartengono.

Purtroppo per difendersi in sede legale dalle calunnie e dalle ingiurie ricevute da questi personaggi della “fantapolitica” virtuale è indispensabile avere la certezza dell’identità di chi si nasconde dietro questi falsi profili, certezza che solo un’indagine della polizia postale può garantire. Sfuggire, infatti, all'individuazione della polizia postale non è facile. Chi si iscrive a facebook, anche se non rende pubblici i propri dati, lascia comunque una traccia di sé. Per esempio attraverso l'indirizzo mail con cui si effettua la registrazione e dal quale possono partire le indagini. Se l'autore non ha usato particolari strumenti di anonimato, risalire alla sua identità, dunque, può risultare alquanto semplice.

Mancano circa due mesi alle prossime elezioni amministrative, la Regione Sardegna ha fissato l'election day il prossimo 31 maggio e per i comuni come Porto Torres con oltre 15mila abitanti, l'eventuale turno di ballottaggio è fissato il 14 giugno. Il rischio che qualcuno baserà tutta la sua campagna elettorale sulla quantità di fango che riuscirà a spargere in forma anonima è ormai quasi una certezza. Prepariamoci al peggio.
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