Dopo la tempesta di pioggia nella città di Porto Torres, l’ufficio tecnico comunale ha avviato la procedura per gli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza sugli edifici danneggiati
PORTO TORRES - Dopo la tempesta di pioggia, vento e grandine che ha colpito lunedì pomeriggio la città di Porto Torres, l’ufficio tecnico comunale ha avviato la procedura per gli interventi di manutenzione e di messa in sicurezza sugli edifici civili e pubblici che hanno subito danni. La Polizia locale, proprio ieri ha riaperto al traffico via dell’Industria, dopo aver ripulito dal fango la strada in prossimità dell’incrocio per il Poliambulatorio Andriolu. Nelle vicinanze l’attività commerciale di Edilizia Maddau rimasta allagata a causa dell’acqua trasudata dalle pareti proveniente dai canali esondati delle campagne vicine.
Intanto si inizia a fare la conta dei danni: molte le segnalazioni arrivate agli uffici comunali da parte dei cittadini che hanno lamentato infiltrazioni di acqua negli scantinati delle rispettive abitazioni. Dai dati dell’ufficio tecnico emerge che in mezz’ora si è riversata sulla città un’ingente quantità di pioggia: complessivamente sono caduti circa 200 millimetri d’acqua. Il punto più colpito il Lungomare Balai, il tratto prospiciente la spiaggia dello Scoglio Lungo dove si sono verificate diverse situazioni di allagamenti e fognature non in grado di ricevere tutta l’acqua piovana, il luogo in cui si verificano spesso episodi di fuoriuscita liquami che, tramite i pozzetti di ispezione della fognatura mista si riversano sulla strada andando ad interessare i locali vicini.
Due gli interventi da fare per limitare il rischio idraulico, secondo il dirigente dell’ufficio ambiente, ingegnere Claudio Vinci: la realizzazione di un canale scolmatore in grado di smaltire le acque di prima pioggia, e un sistema fognario separato che raccolga le acque meteoriche da una parte e le acque nere (acque inquinate) da un’altra. Il “punto debole” resta il collettore fognario che va in pressione perché fortemente sottodimensionato provocando lo scarico di liquame che rigurgita dalle caditoie stradali, risale attraverso i fognoli domestici di case di civile abitazione, riversandosi puntualmente sulla spiaggia e sulle attività commerciali della zona. Per cercare di limitare i danni era stato realizzato un parziale intervento nel tratto a monte del Lungomare Balai che ha ridotto i danni della sede stradale ma che non ha definito il problema.
Secondo il dirigente Vinci, l’unica soluzione possibile per impedire, in condizioni di forti piogge, che si ripetano situazioni di cedimento del manto stradale, come avvenuto per la pista ciclabile, è quella di intervenire con opere per la regimentazione delle acque piovane per convogliarle nelle condotte esistenti, onde evitare di manomettere opere stradali appena realizzate. Una soluzione che richiede risorse adeguate come il finanziamento da 200mila euro, più volte "rinviato" ed ora inserito nel Programma triennale degli investimenti.
Nel frattempo l’ufficio tecnico chiederà alla Regione di utilizzare le risorse disponibili per ripristinare la pista ciclabile. I disagi non hanno risparmiato le palestre, come la Bellieni invasa dall’acqua e dal fango. Il forte acquazzone ha colpito in particolare la scuola Monte Agellu, la pioggia ha allagato sia le aule sia i corridoi. Nella scuola elementare nella giornata di ieri erano state sospese le attività didattiche. Allagate anche le baracche all'interno del campo Rom, in località Ponte Pizzinnu, dove vivono 15 famiglie e 120 persone. Lì in mezz'ora di pioggia si sono contati 50 centimetri di acqua.
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