L´Assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda giovedì ha incontrato Civiltà è Progresso e il Comitato Tuteliamo il Golfo dell´Asinara per affronare la crisi del sistema idrico e fognario di Porto Torres
PORTO TORRES - L’associazione Civiltà è Progresso, in occasione della visita dell’Assessore ai lavori pubblici, Paolo Giovanni Maninchedda a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra sovranista, Luciano Mura, ha incontrato l’esponente della Giunta regionale per esporgli le criticità in relazione all’emergenza idrica che da troppo tempo interessa la città di Porto Torres. A fronte dei continui disagi dovuti alla non potabilità dell’acqua, secondo Civiltà è Progresso, Abbanoa dovrebbe scorporare i costi di potabilizzazione e intervenire al più presto per rendere l’acqua potabile, che tale è addebitata e pagata dagli utenti. Inoltre l’associazione ha messo in evidenza che ormai da quattro anni la situazione è divenuta insostenibile e si aggrava di mese in mese.
L’Assessore Maninchedda ha elencato una serie di provvedimenti, e di investimenti di circa 12 milioni di euro da destinare agli interventi sul sistema idrico-fognario. «Nel 2006 la consistenza degli impianti idrici di Porto Torres rilevava grandi criticità - ha spiegato Maninchedda – e attualmente la rete dell’acqua realizzata dal comune perde il 67% delle risorse idriche. Inoltre la percentuale dei nitrati e cloruri è molto rilevante tanto che l’acqua che entra potabile in rete viene resa non potabile dalle condotte». L’Assessore regionale ha spiegato gli interventi che sono stati avviati da Abbanoa in alcune zone della città, operazioni fatte per migliorare la qualità dell’acqua e renderla potabile e che richiedono tempi di realizzazione che sono calcolati in 540 giorni.
Sulla situazione dell’acqua, Maninchedda ha dichiarato che è tale per il fatto che il comune l’ha consegnata così ad Abbanoa, il 1 gennaio 2006: una rete in pessime condizioni, come risulta dai verbali di consegna. «Ma sono passati ben dieci anni, e se la situazione era conosciuta, non si capisce perché sia stata trascurata e lasciata peggiorare senza alcun intervento», ha dichiarato la Presidente di Civiltà è Progresso, Alba Rosa Galleri. Sulle questioni economiche e dei rapporti tra utenti e Abbanoa, l’Assessore ai lavori pubblici ha manifestato tutta la sua impotenza, in quanto è l’Autority che ha potere di intervento.
Maninchedda si è poi impegnato a far intervenire Abbanoa ad un tavolo tecnico con la prossima amministrazione comunale. Nell’occasione anche il Comitato “Tuteliamo il Golfo dell’Asinara” si è confrontato con l’esponente della Giunta regionale sul problema Scoglio Lungo. Una situazione critica del sistema fognario legata alla confluenza delle acque meteoriche con le acque scure e che in occasione di forti piogge, sulla spiaggia si depositano puntualmente liquami dovuti all’eccesso di pressione nelle condotte che non dovrebbero ricevere le acque bianche. «Questa situazione è generata da persone che magari hanno lavorato in assoluta buona fede ma con metodi passati come si lavorava un tempo», ha affermato Maninchedda.
Il Presidente del Comitato “Tuteliamo il Golfo dell’Asinara”, Guseppe Alesso a seguito dell’incontro con l’assessore, ha dichiarato: «Siamo soddisfatti per il positivo incontro con l’Assessore Maninchedda durante il quale abbiamo potuto spiegare nel dettaglio il problema delle esondazioni fognarie che si verificano in occasione di abbondanti piogge nei pressi della spiaggia Scoglio Lungo. Un problema della città che nei decenni è ormai diventato cronico e che è semplicemente inaccettabile da qualunque punto di vista: ambientale, igienico e turistico. L’assessore s’è mostrato molto sensibile al problema e disponibile per lavorare alla sua soluzione».
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