Soldi pubblici al vento, dopo le prime piogge il camminamento sarà da rifare interamente. I lavori terminati nemmeno sei mesi fa. Le proteste degli algheresi
ALGHERO - «Vi piacerebbe giocare al salto sulle pietre, un moderno peu cossu», è l'ironico commento del Comitato cittadino per la tutela degli "Scogli Piatti", costituitosi nel gennaio 2008, durante i lavori di consolidamento del Lungomare “Las Tronas-Calabona", nel litorale di Alghero. I lavori svolti lo scorso anno lungo il camminamento che conduce al mare, infatti, sono costituiti da pietre grandi e piccole distanti tra loro, che rendono difficoltoso e a tratti pericoloso il transito.
Non c'è da stupirsi - fanno sapere dal Comitato - se per un così mirabile lavoro hanno utilizzato pietre che sono riusciti a mettere in opera senza adeguato cordolo di contenimento e senza adeguato sottofondo. I risultati sono evidenti, considerato che sin dalla fine degli interventi già si potevano vedere i primi segnali di dissesto, senza considerare che in un punto il camminamento si interrompe bruscamente.
Ed in effetti, come dimostrano le immagini, la situazione è quasi scandalosa se si considera che i lavori sono recentissimi, ultimati appena sei mesi fa. Un modus operandi, quello della realizzazione di opere pubbliche, che prosegue il suo iter di sperperi se non affiancato da una correto controllo degli uffici competenti.
«Forse è il caso che noi frequentatori ed estimatori degli scogli ci si rimbocchi le maniche e si provveda alla sistemazione», puntualizzano alcuni estimatori della scogliera del Lungomare, ancora una roccaforte per i bagnanti algheresi e qualche curioso turista.
Nella foto: il camminamento agli "Scogli Piatti", nel Lungomare di Alghero
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