ALGHERO - Esplosione poco prima delle 20 di lunedì nel rimessaggio di barche presente nella zona del Carmine, interessando successivamente il capannone adiacente, proprio all'uscita di Alghero. A fuoco alcune imbarcazioni e gommoni. Incendio probabilmente alimentato anche dal combustibile presente nel capannone.

Immediato l'intervento delle Forze dell'Ordine: Vigili del Fuoco (due squadre e 10 uomini sul posto), Polizia, Carabinieri e Protezione Civile. E'stato determinante il contributo dell'autobotte da 8mila litri messa a dispozione dal Comune e i rinforzi dei pompieri da Sassari. L'esplosione è stata violenta e il fumo ha invaso tutta la città. Impossibile ancora quantificare i danni e determinare le esatte cause dell'incendio. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi.

Il primo bilancio parla di due feriti, probabilmente impiegati nel rimessaggio, trasportati d'urgenza al Pronto Soccorso dagli uomini 118 e successivamente ricoverati nel Centro grandi ustioni di Sassari. Secondo le prime indiscrezioni non sarebbero in gravi condizioni. Bloccato per alcune ore il traffico in ingresso e uscita dalla Riviera del Corallo.

I Vigili del Fuoco hanno lavorato fino all'una di notte, per poi tornare per un ulteriore sopralluogo alle 2.30. Questa mattina, un caposquadra del Distaccamento di via Napoli insieme ad un collaboratore si è recato nuovamente sul posto, insieme ad una macchina della Polizia e il Commissario Cossu per verificare la portata dei danni. E'ancora presto per stabilire esattamente la causa del rogo.

Probabilmente l'incendio è divampato da una barca dove si stava lavorando, faciltate dai materiali - legno e vetroresina - delle imbarcazioni, sono presto. Le barche e i gommoni andati distrutti sarebbero almeno dieci; la gran parte, dunque, sarebbero stati salvati. Migliorano le condizioni dei due fratelli Davide e Gianfranco Falchi (dell'83 e del '79) (e figli del proprietario ndr) rimasti feriti nell'incidente.
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