Lo conferma il presidente della Confcommercio Massimo Cadeddu. Molti i turisti che prima di soggiornare nella Riviera del Corallo chiedono conto del grave handicap che si verifica sul litorale di Maria Pia da circa due anni
ALGHERO - «Un danno importante, un danno di filiera, con un calo accertato del 30% circa delle presenze nelle strutture ricettive fino a metà giugno 2011». A confermare numeri non certo positivi, il presidente della Confcommercio Alghero, Massimo Cadeddu, intervenuto sabato scorso a San Francesco, in occasione del partecipato convegno sulle problematiche dello stagno del Calich, connesse con l'entrata in funzione del nuovo depuratore di San Marco nel febbraio 2009.
Cadeddu punta il dito contro la "marea gialla" che da ormai più di due anni contribuisce in modo determinante a penalizzare gli imprenditori della Riviera del Corallo, e del Lido in particolare. Parecchi i turisti che hanno disdetto nelle strutture ricettive. «Molti vacanzieri - ammette Massimo Cadeddu - prima di soggiornare in città hanno addirittura chiesto agli alberghi se il problema ambientale fosse in via di risoluzione, preferendo poi altre località».
«Non è solo un danno ambientale - attacca il referente cittadino Confcommercio - ma inizia ad essere un vero danno economico, che si ripercuote su molti settori». «Gli imprenditori vogliono soluzioni - conclude Cadeddu - vogliono sapere chi deve pagare il danno in atto». «Se continua così qualche balneare non monterà nemmeno più le sdraio e gli ombrelloni, e non solo per protesta».
Nella foto: Massimo Cadeddu, presidente Confcommercio Alghero
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