Lo sottolinea l´assessore all´Urbanistica della città di Alghero, Massimo Canu, che immagina un nuovo piano che parta proprio dalla rigenerazione urbana. Di seguito la parola dei protagonisti
ALGHERO - Passato più di un anno dall'insediamento della nuova amministrazione, ad Alghero il Piano urbanistico comunale rimane un tabù. Dopo un cammino che definire tortuoso è poco, il piano progettato e portato all'attenzione delle amministrazioni che negli anni si sono succedute a Sant'Anna rimane così nei cassetti, e lo sviluppo edilizio (quello possibile) segue il datato piano regolatore attualmente in vigore ma sopratutto le varianti
ad hoc nel tempo approvate.
Lunedì la svolta: Alghero riporta nell'agenda politica i grandi temi dell'urbanistica, e in attesa che l'amministrazione apra ufficialmente il "cantiere del Puc", l'assessore all'Urbanistica del comune di Alghero, Massimo Canu, immagina un piano che parta proprio dalla rigenerazione urbana. La tendenza prevalente, infatti, più che la crescita edilizia, è oggi la riqualificazione della città esistente e dei suoi quartieri più degradati.
Nella sala della fondazione Meta così, col supporto e la presenza del vicepresidente nazionale di Legambiente, l'amministrazione ha chiamato a raccolta gli attori protagonisti dello sviluppo economico-edilizio della Riviera del Corallo, rilanciando il dibattito intorno allo sviluppo sostenibile del territorio. Presente, tra gli altri, il direttore del Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Sassari, Arnaldo Cecchini.
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