ALGHERO - Il ricorso proposto dall’amministrazione regionale avverso il parere negativo di compatibilità ambientale reso dal Ministro per i beni e le attività culturali sull'ultimo lotto della Sassari-Alghero non costituisce l’atto finale del procedimento, affidato alla competenza del
Cipe che, in caso di motivato dissenso del Ministro dell’Ambiente o del Ministro per i beni e le attività culturali, demanda al Consiglio dei Ministri l’adozione del provvedimento di compatibilità ambientale. Così si esprime oggi il
Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna che respinge la richiesta di annullamento del parere del
Mibact. Tra i primi ad intervenire sull'annosa vicenda, sempre in prima linea anche in passato e con qualsiasi Governo, l'ex sindaco di Alghero Mario Bruno che ribadisce ancora una volta come la strada per sbloccare l’iter della Sassari-Alghero «sia politica, non giudiziaria». «Anzi - precisa - quella giudiziaria può essere pericolosa, punto di non ritorno. Abbiamo ancora cinque mesi per seguire la via politica, tutti insieme». «Ed è questo ciò che si deve fare» dice Mario Bruno: «Cipe e Consiglio dei Ministri, unica strada per ribaltare il parere
Via». Dobbiamo farlo entro il 16 settembre 2020, quando il Tar entrerà nel merito (con la sentenza odierna i giudici rimandano al merito). «Lo diciamo da tempo. Ora lo ribadisce il Tar. Più chiari di così è impossibile» conclude l'ex Primo cittadino algherese.
Nella foto: la manifestazione a sostegno della Sassari-Alghero
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