E´ il grido d´allarme lanciato dai consiglieri regionali del Gruppo Liberi e uguali Sardigna, che ieri mattina hanno presentato un´interrogazione dove sottolineano come sia un «Errore destinare l’ospedale Binaghi a centro Covid»
CAGLIARI - «A seguito della ristrutturazione legata alla conversione dei reparti ufficializzata con deliberazione della Giunta regionale, il Centro Sclerosi multipla presente al Binaghi di Cagliari rischia di essere cancellato». E’ il grido d'allarme lanciato dai consiglieri regionali del Gruppo Liberi e uguali Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco che, in un'interrogazione presentata ieri mattina (lunedì), denunciano «la conversione del Centro di neurologia in presidio Covid-19 farebbe venir meno l’assistenza alle 4mila persone con sclerosi multipla della Sardegna che attualmente sono in cura presso il Centro clinico del Binaghi, aggravando una persistente carenza nella risposta alle esigenze e ai bisogni delle persone affette dalla patologia».
«A fronte di 198 casi per 100mila abitanti mediamente calcolati in Italia, nella regione Sardegna la stima raggiunge i 370 casi (quasi il doppio), confermandosi la regione italiana con la maggiore prevalenza di persone con sclerosi multipla. In questo contesto – prosegue Lai - è prioritario salvaguardare tutte le prestazioni e terapie indifferibili a tutela del diritto alla salute dei cittadini sardi, che non possono subire ulteriori ritardi rispetto a quelli già accumulati durante il lockdown in primavera».
«Chiediamo al presidente della Regione e all'assessore della Sanità di attivare con la massima sollecitudine soluzioni alternative all’individuazione dell’ospedale Binaghi in centro Covid - continua Eugenio Lai – salvaguardando così le cure ai malati di sclerosi multipla. E’ indispensabile allo stesso tempo dare piena applicazione degli indirizzi e degli attesi livelli essenziali di assistenza per le persone con sclerosi multipla e l'effettiva applicazione del Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la sclerosi multipla in regione Sardegna, approvato con deliberazione n.7/48 del 12 febbraio 2019 e ancora purtroppo mai reso operativo».
Nella foto: il consigliere regionale Eugenio Lai
Commenti