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Red 14 dicembre 2020
Patrimonio forestale: 300mila euro per la difesa
La Giunta regionale ha approvato il progetto “Centro per i monitoraggi fitosanitari in ambito forestale”, che avrà il compito di raccogliere, gestire e condividere le informazioni sulle principali emergenze fitosanitarie e la divulgazione attraverso il sito tematico regionale e il Sistema informativo regionale ambientale


CAGLIARI - «Per contrastare la diffusione degli insetti dannosi e contenere le patologie, evitando i gravi danni che possono arrecare al patrimonio forestale, è necessario avere un sistema che gestisca le numerose segnalazioni di minacce fitosanitarie dei sistemi forestali, così da comporre un quadro di verifica e monitoraggio su scala regionale, pianificare l'attività di prevenzione e adottare tempestivamente adeguate misure di contrasto». Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del progetto “Centro per i monitoraggi fitosanitari in ambito forestale”, che avrà il compito di raccogliere, gestire e condividere le informazioni sulle principali emergenze fitosanitarie e la divulgazione attraverso il sito tematico regionale e il Sistema informativo regionale ambientale.

L’attuatore del progetto, di durata biennale con uno stanziamento di 280mila euro, sarà l’agenzia regionale Agris, che si occuperà di implementare un sistema informativo centralizzato per i monitoraggi fitosanitari in ambito forestale e di sviluppare protocolli per la gestione dei vivai forestali, finalizzati al controllo della presenza di patogeni. Per la pianificazione e la programmazione degli interventi di monitoraggio, prevenzione e lotta attiva contro gli insetti dannosi e le avversità fitosanitarie del patrimonio forestale, la Regione autonoma della Sardegna si avvale del supporto del Tavolo tecnico fitosanitario, coordinato dall’Assessorato della Difesa dell’ambiente e composto dai rappresentanti di Corpo forestale, Forestas, Agris, Laore, Province, Città metropolitana di Cagliari, Assessorato regionale dell’Agricoltura, con la consulenza tecnico-scientifica del Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Sassari.

Per quanto riguarda il programma di eradicazione della processionaria del pino, l'attività nel focolaio del Medio Campidano si è conclusa e da oltre un triennio non si rilevano catture. Nel 2013, il programma di eradicazione era stato esteso anche alla Gallura (Cannigione), dove si era verificato un secondo focolaio: i monitoraggi, eseguiti recentemente, non hanno registrato ulteriori catture. Per avere la certezza dell’eradicazione del parassita, il Tavolo ha suggerito di assicurare, nel prossimo triennio 2021-2024, un’attività di monitoraggio in Gallura, per confermare l’assenza dell’insetto. Perciò, per estendere il programma di eradicazione della processionaria del pino sono stati stanziati 20mila euro e la Provincia di Sassari sarà l’ente attuatore. «Un altro problema emergente – ha aggiunto Lampis – riguarda la proliferazione di insetti xilofagi del genere “Coerebus”, che insediano le querce da sughero. Le larve si sviluppano nei rami delle querce, scavano gallerie sotto la corteccia e danneggiano interi settori della chioma, determinando un conseguente deprezzamento del sughero. Per contrastare il proliferare dell'insetto, segnalato in numerose località dell'Isola, è stata delineata una strategia d’azione integrata per il monitoraggio e controllo della diffusione».

Nella foto: l'assessore regionale Gianni Lampis
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