Non sappiamo se quel che appare un saluto romano da parte del consigliere  Michele Pais al momento del voto per alzata di mano sia stato fatto per goliardia, frustrazione, stanchezza, scherno verso decisioni non condivise, o chissà per quali  altri arcani motivi. Quello che sappiamo è che purtroppo si è costretti a stigmatizzare comportamenti inappropriati
ALGHERO - «Solo qualche giorno fa al Teatro Civico la sezione A.N.P.I. “Marisa Musu” di Alghero  aveva portato in scena la drammaturgia dedicata alla figura di Giacomo Matteotti  nel centenario della sua morte per mano fascista con un’ampia partecipazione fino  all’esaurimento di tutti gli ordini di posti, quando lo stesso luogo pochi giorni prima  ha dovuto rivedere gesti presumibilmente riconducibili a un passato regime  nell’assemblea più importante della democrazia cittadina, il Consiglio comunale. Non sappiamo se quel che appare un saluto romano da parte del consigliere  Michele Pais al momento del voto per alzata di mano sia stato fatto per goliardia, frustrazione, stanchezza, scherno verso decisioni non condivise, o chissà per quali  altri arcani motivi. Quello che sappiamo è che purtroppo si è costretti a  stigmatizzare comportamenti inappropriati da parte di un rappresentante delle  istituzioni cittadine, il quale fino ad pochi mesi fa ricopriva la carica di presidente del  Consiglio regionale, massimo organo di garanzia dell’Autonomia sarda». Così dal direttivo della sezione A.N.P.I.   “Marisa Musu” di Alghero.
«Comportamento che certo non fa onore a chi lo ha posto in essere e che anzi  contribuisce a mettere in discussione la sua asserita buona fede. Ciò premesso, considerato anche il clima politico di indulgenza se non di tolleranza  da parte di alcune alte cariche istituzionali riguardo manifestazioni, anche violente,  apertamente inneggianti al fascismo poste in essere recentemente in diverse  località italiane da ben noti gruppi organizzati di estrema destra, l’A.N.P.I. di Alghero  ribadisce la necessità di vigilare costantemente sui pericolosi rigurgiti del  neofascismo e di denunciare qualunque violazione della normativa vigente,  invitando tutte le forze politiche e i loro rappresentanti negli organi elettivi alla piena  sobrietà dei comportamenti, da specificare adeguatamente sia nello Statuto che nel  regolamento del Consiglio comunale. Né dalle registrazioni disponibili della seduta di Consiglio comunale del 15/07/2024  né dalle testimonianze raccolte dai presenti si evince un intervento appropriato adeguato al gesto in questione, peraltro ripetuto. Il Presidente del Consiglio  comunale, Pirisi, quantomeno, avrebbe dovuto richiamare il consigliere Pais per  stigmatizzare il suo comportamento. È possibile che la mancanza di lucidità da  parte dei consiglieri presenti, probabilmente dovuta a una riunione protrattasi per  ore, abbia impedito una reazione pronta al comportamento indecoroso».  
«Pensiamo al messaggio che potrebbe arrivare ai giovani se l’accaduto passasse senza il contributo di adeguate riflessioni. Invitiamo pertanto tutte le forze politiche, siano esse rappresentate in Consiglio o meno, i sindacati, il mondo dell’associazionismo e i singoli cittadini a esprimersi  sull’accaduto; apprezziamo quanti lo hanno già fatto pubblicamente, manifestando  il proprio disappunto sull’accaduto, accogliamo inoltre la proposta di delibera che  richieda a chiunque intenda svolgere qualsiasi iniziativa di carattere pubblico di  aderire a specifico codice etico, magari adeguando quello in vigore negli anni  passati. In questa data del 25 luglio, anniversario della caduta del fascismo, l’A.N.P.I.  richiama l’esempio di Giacomo Matteotti per rendere attuale il suo messaggio di  affermazione della democrazia, di difesa delle libertà e di antifascismo, colonne  portanti della Costituzione della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza» chiude la nota a firma di Valter Battistoni, Andrea Coghene, Liliana Nurra, Salvatore Scala e Antonello Spanu.
Commenti