Sarah Boette della Lega di Alghero avanza a nome dell´intero partito grandi perplessità in considerazione dei gravi disservizi che oggi si registrano in città nella gestione della nettezza urbana
ALGHERO - «Apprendiamo la notizia dell’aggiudicazione dell’appalto per la gestione del servizio di igiene urbana ad Alghero alla Ciclat, attuale gestore. Si tratta di un appalto di enorme rilevanza, dal valore di oltre 100 milioni di euro e della durata di ben otto anni, che rappresenta l’impegno economico più gravoso per il Comune e, di conseguenza, per i cittadini algheresi. Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione per la qualità dei servizi offerti da chi oggi gestisce la nettezza urbana. Soprattutto nell’agro e nelle Borgate dove il servizio risulta essere carente sotto ogni punto di vista ed è drammatico nel periodo estivo». Così Sarah Boette della Lega di Alghero.
«L’esperienza del passato non è rassicurante. È fondamentale che l’Amministrazione comunale vigili con attenzione affinché il contratto venga rispettato in ogni sua parte e i servizi siano effettivamente garantiti. Non meno importante è la tutela dei lavoratori, che devono essere garantiti sia nel numero sia nella qualità del trattamento, anche sotto il profilo professionale e della sicurezza. Riceviamo spesso segnalazioni e lamentele sulle condizioni di lavoro e sull’organizzazione dei turni: anche da questo punto di vista le cose devono cambiare radicalmente, nel pieno rispetto dei diritti dei dipendenti e dell’ambiente in cui operano. L’efficienza del servizio passa anche dal benessere e dalla dignità di chi lo svolge quotidianamente. Ci tengo a precisare che il nostro è un monito all'amministrazione e non una lamentela verso i lavoratori che operano con l'azienda e che sono anche essi vittime di un servizio gestito in maniera inadeguata».
«Parliamo dell’appalto più rilevante del Comune di Alghero e per i cittadini, che già oggi pagano tasse elevate, meritano un servizio finalmente efficiente e rispettoso delle esigenze del territorio, comprese le borgate e l’agro, dove la situazione resta inaccettabile. Un altro punto critico è la durata dell’appalto. Otto anni sono un periodo eccessivamente lungo, che scarica sulle amministrazioni future la parte finale del contratto, spesso caratterizzata da un calo degli investimenti da parte delle aziende, non più incentivate a rinnovare mezzi e attrezzature. Il nostro consigliere comunale Michele Pais aveva già espresso più di una perplessità in merito, proponendo una durata massima di cinque anni, sufficiente all’ammortamento dei macchinari e capace di garantire la massima qualità del servizio. Anche in questo caso non siamo stati ascoltati. Come Lega vigileremo con la massima attenzione sull’esatto adempimento del contratto e sulla tutela di lavoratori e utenti, senza sconti per nessuno. Ma sempre per tutelare i diritti dei cittadini» chiude Sarah Boette.
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