I biglietti sono disponibili in prevendita al botteghino del Teatro Verdi, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20 e online: Un vero evento al Teatro Verdi con la musica di Luis Bacalov il 31 ottobre imperdibile appuntamento con Maurizio Salvi
SASSARI - È stato definito “una pietra miliare della musica italiana”, con ottocentomila copie vendute è uno dei dischi rock più venduti di sempre, sicuramente uno dei più riusciti esperimenti di prog-rock: il Concerto grosso per i New Trolls nella sua doppia versione sarà eseguito al Teatro Verdi di Sassari venerdì 31 ottobre alle 19, inserito nella rassegna “I salotti culturali” curati dalla Cooperativa Teatro e/o Musica. Un imperdibile appuntamento per riscoprire un capolavoro nato dalla collaborazione tra il compositore Luis Bacalov e l’iconica band italiana. Sul palcoscenico del Verdi saliranno Marco Ponchioroli (tastiere), Marco Carlesso (batteria), Daniele Vianello (basso), Dario Zennaro (chitarra), Stefano Melis Sechi (tastiere) e la Teatro Verdi Chamber Orchestra diretta da Guglielmo De Stasio. Relatore e testimone sarà Maurizio Salvi, compositore e direttore d’orchestra che fu tastierista dei New Trolls nell’originale Concerto grosso del 1971, cui seguì il secondo Concerto grosso del 1976, e che presenterà i brani al pubblico nell’introduzione della serata. Il programma prevede l’esecuzione dei due storici album, insieme ai brani In St. Peter’s Day e Le roi soleil.
Nato nel 1971 come colonna sonora del film La vittima designata, il Concerto grosso per i New Trolls ha poi avuto più fortuna della pellicola che originariamente accompagnava, anche grazie alla sua formula affascinante: riscoprire questa particolare forma di epoca barocca, contrapponendo all’orchestra non un solista classico ma una rock band con strumenti elettrici. L’esperimento del Concerto grosso, ancora con musiche originali di Luis Bacalov, sarà poi ripreso in un nuovo disco nel 1976 arricchito dalle diverse esperienze raccolte dal gruppo in cinque anni.
I Salotti culturali del Teatro Verdi, quest’anno sul tema delle varie declinazioni del Concerto grosso, confermano un ottimo successo di pubblico, sia per la qualità dell’offerta proposta, sia per l’originale format che alla musica unisce l’interazione con gli spettatori. Prima e dopo l’esecuzione del concerto, infatti, la fruizione dei brani proposti viene guidata da un ospite – spesso un critico o musicologo, in questo il testimone storico Maurizio Salvi – che risponde alle domande della platea. Il tema scelto quest’anno dal presidente della Cooperativa Stefano Mancini e dal coordinatore artistico Andrea Ivaldi, il Concerto grosso attraverso i secoli, consente inoltre di coprire un periodo di quattrocento anni, dal Seicento di Stradella e Corelli alle soglie del XX secolo con Bacalov e i New Trolls, passando per Bach, Haendel, Bloch e Schnittke.
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