Sul tabellone della pista compare la scritta: 8,16. Un numero, una misura che fa volare Nicola Trentin alle Olimpiadi. Inaspettatamente è arrivato quel salto che l’iglesiente cercava da un po’ di tempo. Ieri lo ha centrato a Roma, nei campionati societari, dove Trentin ha partecipato fuori gara. Insieme all’astro nascente Andrew Howe Besozzi hanno animato dato vita a una sfida di salto in lungo davvero spettacolare. E alla fine hanno vinto entrambi. Per Nicola Trentin è arrivata quella misura che la federazione gli aveva chiesto per confermare il minimo per le Olimpiadi, ottenuto l’anno scorso: 8.16, con un leggero vento a favore (+1.4). Un sospiro di sollievo. Anche Howe ha dato la dimostrazione di aver un futuro da campione davanti: 8.07, nuovo record italiano. In evidenza anche Stefano Da Castello, atterrato a otto metri. Il salto in lungo italiano rivive.
Ieri, sempre a Roma, in pista anche il Cus Cagliari, per la prima giornata della finale Oro femminile di società. Dopo dieci gare la squadra cagliaritana occupa un prezioso quarto posto. Trascinatrice, come capitò l’anno scorso a Milano, Mercy Nku che vince i 100 metri con il tempo di 11’’34. Potrà essere protagonista anche oggi nei 200 metri, per portare altri punti nel paniere del Cus Cagliari.
Oltre alla giornata conclusiva della serie Oro, oggi si gareggia anche a Molfetta, con tre società sarde impegnate nella B. In campo femminile riflettori sul Cus Sassari, guidato da Maria Aurora Salvagno, che si presenta all’appuntamento con il terzo punteggio ottenuto nelle fasi regionali (13.915 punti). Per la velocista algherese un altro buon test, in vista del ritiro con la nazionale juniores azzurra e dei Mondiali di Grosseto. Al fianco della squadra sassarese anche l’Atletica Oristano (decimo punteggio, 13.129) e la Delogu Nuoro (12.728). In campo maschile ancora Cus Sassari, ambizioso con la terza somma migliore (12.873). A Pergine Valsugana l’Amsicora maschile.