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red 3 novembre 2004
Lo stato della Salute Mentale in Sardegna
Una giornata di studio che vuole porsi come un momento di incontro-confronto fra operatori, utenti e familiari circa lo stato dell’arte e le prospettive future. In apertura è atteso l’intervento dell’Assessore alla Sanità Prof.ssa Nerina Dirindin


In Sardegna è particolarmente urgente un confronto sui temi della salute mentale vista l’annunciata stesura, dopo quasi un ventennio, del nuovo piano sanitario regionale.
La Sardegna è l’unica regione nella quale non si sono costituiti i Dipartimenti di Salute Mentale, strutture che dovrebbero godere di autonomia nell’ambito delle Aziende Sanitarie Locali e rendere quindi l’assistenza psichiatrica più autonoma. La costituzione del Dipartimento di Salute Mentale renderebbe anche trasparenti le spese per la psichiatria. I progetti di valutazione degli interventi, elemento indispensabile in una sanità di eccellenza, sarebbero più agevoli perché avrebbero un referente diretto. Il responsabile del dipartimento, che gestirebbe un preciso budget e avrebbe quindi tutto l’interesse a definire gli esiti e i costi delle sue decisioni.
Si pensi che attualmente nessun dato è stato reso noto circa l’esito della dimissione degli ultimi utenti degli Ospedali Psichiatrici in Sardegna. I progetti regionali (sulla formazione del personale, la costituzione del sistema informativo della salute mentale e sull’inserimento lavorativo) hanno subito ritardi catastrofici e, a distanza di circa 5 anni, dalla loro approvazione sono ancora dei cantieri aperti.
In questo particolare momento la giornata di studio “Lo stato della Salute Mentale in Sardegna”, che si terrà il 5 novembre 2004 alle ore 9 nel dipartimento di architettura dell’Università di Cagliari, vuole porsi come un momento di incontro-confronto fra operatori, utenti e familiari circa lo stato dell’arte e le prospettive future.
In apertura è atteso l’intervento dell’Assessore alla Sanità Prof.ssa Nerina Dirindin, dalla quale è attesa qualche novità sugli indirizzi inerenti la psichiatria nell’annunciato piano sanitario regionale. Il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Gavino Faa porgerà quindi il suo saluto a testimonianza della rinnovata collaborazione fra sanità regionale e mondo accademico sancita dalla recente firma dei protocolli di intesa Sanità-Regione.
A seguire il Professor Mauro Carta dell’Università di Cagliari presenterà il “Report sullo Stato della Salute Mentale in Europa”, alla stesura del quale ha collaborato attivamente. La relazione si propone di confrontare alcuni indicatori di benessere e di disagio nella nostra isola con quelli europei riportati nel report. In particolare verranno analizzati i tassi di suicidio, la frequenza dei disturbi dell’umore e il consumo di psicofarmaci.
Il Professor Pierluigi Morosini responsabile del reparto Valutazione dei Servizi dell’Istituto Superiore della Sanità (Roma) parlerà della formazione del personale approfondendo il tema delle competenze di base che devono essere comuni agli operatori dei servizi.
Il Professor Giuseppe dell’Acqua, responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, farà il punto sullo stato attuale della organizzazione dei servizi di salute mentale in Italia. L’intervento porta inoltre una diretta ed autorevole testimonianza dalla realtà di Trieste, che vide Basaglia protagonista negli anni 70’ del movimento di “deistituzionalizzazione” e che ha sviluppato un modello di assistenza psichiatrica comunitaria ormai celebre in tutto il mondo.
Dopo questa prima parte dedicata alla situazione nazionale ed europea, la seconda parte della mattinata sarà dedicata alla descrizione delle risorse e delle problematiche della assistenza in Sardegna: Antonello Pittalis di Sassari, parlerà su “I centri di salute mentale in Sardegna”. Il Centro di Salute Mentale è il fulcro dell’assistenza psichiatrica. E’ infatti l’unità che eroga l’assistenza nel territorio, attraverso una equipe multidisciplinare.
Di seguito Antonio Laddomada di Carbonia, relazionerà su “I servizi psichiatrici di diagnosi e cura in Sardegna”. Sono questi i reparti di ricovero, ubicati negli ospedali generali, a seguito della celebre legge sulla chiusura degli ospedali psichiatrici presso cui si svolgono i ricoveri psichiatrici volontari e obbligatori.
Ignazia Casula dell’Assessorato alla Sanità e Tonino Solinas, psichiatra di Sassari illustreranno il progetto regionale sul sistema informativo per la psichiatria, che si spera essere finalmente al decollo dopo anni di ritardo.
Chiuderanno la mattinata il Prof. Bernardo Carpiniello dell’Università di Cagliari e il Prof. Gian Carlo Nivoli dell’Università di Sassari che tracceranno il ruolo dell’Università nell’ambito della assistenza psichiatrica regionale.
Il primo pomeriggio sarà dedicato a “Famiglia, inserimento sociale, residenzialità”, la seduta condotta da Beppe Dell’Acqua di Trieste e da Remo Siza (dell’Assessorato alla Sanità vedrà gli interventi di Gisella Trincas del Coordinamento Sardo delle Associazioni dei Familiari che parlerà del “contributo delle associazioni dei familiari”. La voce delle famiglie è di estremo rilievo in una realtà nella quale i ritardi nella attuazione della assistenza psichiatrica incentrata sul territorio acuiscono ovviamente il “carico” assistenziale delle stesse famiglie.
Rosetta Putzolu dell’Assessorato alla Sanità e Mele di Oristano, illustreranno il progetto regionale sull’inserimento lavorativo dei sofferenti m9entali gravi. Progetto rilevantissimo ma in grave ritardo di attuazione.
Infine Patrizia Arca, psichiatra di Cagliari parlerà delle strutture residenziali in Sardegna.
Chiuderà la giornata una tavola rotonda condotta dal Dottor Mariano Girau, Direttore Generale dell’Assessorato all’Igiene e Sanità e dal Professor Pierluigi Morosini. La tavola rotonda vedrà protagonisti i responsabili degli 8 “Servizi di Tutela della Salute Mentale”, ovverosia i responsabili della assistenza psichiatrica delle 8 Ausl della Sardegna: Alba Corona di Sassari, Augusto Contu di Sanluri, Salvatore Frongia di Olbia, Antonio Cesare Gerini di Carbonia, Renzo Giraldi di Nuoro, Gian Piero Minnai di Oristano, Maria Annunziata Tesi di Cagliari, Francesco Tuligi di Lanusei. La sessione dovrebbe fornire un quadro esaustivo delle specifiche situazioni sarde.
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