Luciano Uras sostiene che si sarebbero dovuti introdurre criteri oggettivi che riguardassero il merito. Il consiglio regionale ha approvato all´unanimità la copertura totale delle domande con fondi Fse
CAGLIARI - Ritrovarsi la Protezione civile nel cortile dell'Agenzia regionale del lavoro per assistere il bivacco che hanno dovuto subire i circa 250 neo laureati con master per poter accedere ai percorsi di rientro e ai tirocini previsti dal programma Master & back significa due cose: In primo luogo che lo strumento approvato dalla precedente legislatura stante la massa di giovani che interessa è una innovazione importante e apprezzata.
In secondo luogo, ancora una volta, la pubblica amministrazione (in questo non c'entra la neo nominata direzione dell'Agenzia del lavoro, ma il precedente commissario) sceglie la strada più comoda per se stessa e per i suoi uffici, ovvero la selezione delle istanze in base alla presentazione secondo ordine cronologico. E' il pensiero del Luciano Uras, consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà.
«Avrebbero dovuto introdurre criteri oggettivi che riguardassero il merito - sottolinea Uras - la corrispondenza dei profili professionali alle esigenze del sistema produttivo sardo, l'alto grado di innovazione dei contenuti professionali e i classici altri criteri di natura sociale come ad esempio il reddito e il carico familiare». «Tutto questo è successo, inoltre, all'indomani di un ordine del giorno approvato senza voti contrari da parte del Consiglio, che impegna la Giunta a dare copertura finanziaria totale alle domande pervenute e a tal fine a riprogrammare il piano di spesa delle risorse FSE (Fondo sociale europeo) 2007-2013. Ci attendiamo - conclude il consigliere regionale - pertanto, che la Giunta regionale dia immediato seguito a tutto il dispositivo dell'ordine del giorno consiliare».
Foto d'archivio
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