L’inaugurazione della quarta edizione della mostra d’arte contemporanea inserita nel programma del Cap d’Any, è prevista per martedì, allo Spazio-T, con la performance Inverse power of wavelengths di Alessandro Carboni
ALGHERO – “Poubelle” è la mostra d'arte contemporanea giunta alla quarta edizione che si svolge ad Alghero, durante il periodo immediatamente precedente al Capodanno. Organizzato dall’associazione culturale “Dea Madre”, con il contributo dell'Assessorato Turismo, Centro Storico e Grandi Eventi del Comune di Alghero, l’evento si articola in tre sezioni principali (installazioni urbane, fotografia e video) e recupera l’usanza, più o meno diffusa in Italia, di buttare le cose vecchie (mobili, elettrodomestici etc.) simbolicamente “dalla finestra” in occasione dell’ultimo dell’anno, con la speranza che l’arrivo del nuovo anno cancelli “gli scarti” e porti “novità”.
Il termine francese poubelle (spazzatura) racchiude semanticamente in sé la parola “belle” (in italiano “bella”), quasi a indicare la “bellezza” che sta dietro alle cose da buttare o considerate per vari motivi non più belle. L’idea concettuale concepita da Dea Madre è di restituire la bellezza a ciò che ha perso la sua bellezza, fosse essa nel suo aspetto o nel suo uso, trovare il nuovo nel vecchio, attraverso l’arte, la sua fruizione e l’allestimento. Buttare, nascondere o bruciare equivale in un certo senso a rimuovere l’emotività che quell’oggetto implica ed i sentimenti che suscita. Inoltre, il Capodanno viene vissuto “ritualmente” come momento di passaggio e celebrato proprio con l’intento di esorcizzare la sfortuna e salutare simbolicamente il passato.
Nella foto d'archivio lo Spazio T di Alghero
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