Prosegue il ciclo organizzato dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e dal Rettorato dell´Università di Sassari, con L’altro
SASSARI - Si è aperta ieri, con la mostra di opere “Haiku” dell’artista Luciano Testa, nella galleria del circolo enogastronomico arte e musica “Vecchio Mulino”, in Via Frigaglia, la serie di eventi collegati al convegno “Lost in Translation”. Gli appuntamenti proseguono: aperitivo a buffet e proiezione in lingua originale dei due film chiave del convegno, “Lost in Translation”, di Sofia Coppola (oggi, martedì 1 marzo, alle ore 20) e “The Others”, di Alejandro Amenábar (domani, mercoledì 2, alla stessa ora), sempre al Vecchio Mulino.
Il Convegno nasce da un’esigenza da anni avvertita nella comunità internazionale: chiarire possibilità e limiti della mutua comprensione tra persone e popoli facenti capo a culture diverse e parlanti lingue diverse. Come è noto, il dibattito su tale tematica si è recentemente incentrato sul confronto tra “relativisti” ed “anti-relativisti”. È tuttavia scopo fondamentale che ha portato alla progettazione del convegno, mostrare come il confronto tra relativisti e loro avversari, sia solo una parte della questione, ancorché parte importante, e che il tema dell’incontro/scontro tra culture, tema sempre più pressante all’interno delle nostre società, vada affrontato con un respiro più ampio e aperto al contributo di diverse discipline.
È infatti grazie all’apporto di filosofi, letterati, linguisti, storici e artisti che si presterà attenzione alle prospettive e ai limiti della comprensione reciproca. La natura di tale comprensione verrà discussa e vagliata nell’ambito del convegno, il quale avrà il compito non solo di tirare le fila di un annoso dibattito internazionale, ma al contempo di stabilire le coordinate generali lungo le quali sviluppare la riflessione futura.
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