Il mosaico rinvenuto nel 1995 nell’area di Turris Libisonis sarà mostrato al pubblico sabato sera
PORTO TORRES - Per sedici anni gli archeologi lo hanno custodito e preservato. Sabato, il mosaico dell’Orfeo che suona la lira fra gli animali sarà mostrato al pubblico per la prima volta, nello stesso punto in cui, nel 1995, venne rinvenuto durante una campagna di scavi.
La serata inizierà alle 20, nell’area del Palazzo di Re Barbaro, il sito archeologico più importante della colonia julia di Turris Libisonis. L’evento, che si inserisce all'interno delle “Giornate Europee del Patrimonio 2011”, è stato presentato questa mattina (venerdì), nell’Antiquarium Turritano, dal Soprintendente ai Beni archeologici di Sassari e Nuoro, Bruno Massabò, dall’assessore ai Beni culturali del Comune di Porto Torres, Francesco Porcu, dalla responsabile della Sede operativa di Porto Torres della Soprintendenza, Antonietta Boninu, e dall’assistente tecnico-scientifico del distaccamento turritano, Franco Satta.
Il mosaico, assieme ad altri splendidi lavori artistici di duemila anni fa rinvenuti nell’area del palazzo di Re Barbaro nel 1998, sarà visitabile fino a mercoledì 28 settembre, anche attraverso il servizio di visita guidata. «Per la nostra città si tratta di un appuntamento molto importante. L’Orfeo è un mosaico meraviglioso. Tutta la comunità deve prendere coscienza della bellezza di quest’opera, inserita in un’area di grande valenza storica e culturale che deve essere valorizzata interamente per creare anche delle ricadute economiche», ha sottolineato l’assessore Porcu. «L’area archeologica di Porto Torres è molto estesa – ha affermato il Soprintendente Massabò – e credo che nei prossimi anni assisteremo ad altre, numerose, scoperte». La serata di sabato 24 settembre, che si svolgerà nell’area del Palazzo di Re Barbaro, è stata intitolata “Mosaici e Musica”: il pubblico potrà ammirare l’Orfeo e gli altri mosaici e la visita sarà accompagnata da un sottofondo di brani musicali legati al mito di Orfeo ed Euridice eseguiti dall’Ars Musicandi Ensemble.
Nella foto: il mosaico
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