Chiese, siti archeologici, beni storico-artistici, ma anche percorsi naturalistici e tematici costituiscono le attrazioni anche di questa edizione di Monumenti Aperti che si concluderà a ottobre
SASSARI - La mostra sulle sculture restaurate di Mont'e Prama, l'altare prenuragico di Monte D'Accoddi sulla strada per Porto Torres, assieme al Barbacane del castello aragonese, il Pozzo Podesta' e il museo Miniera all'Argentiera, sono alcuni dei 50 siti aperti sabato e domenica a Sassari per l'ottiva edizione di Monumenti Aperti.
L'obiettivo è replicare il successo del 2011 con 28mila visitatori. Gli amministratori comunali sperano di superare i 30 mila visitatori (nel 2011 furono 28 mila). Monumenti Aperti quest'anno si arricchisce con Thamus, la rete museale civica, mentre ritorna il trenino Ajo', trasporto gratuito per cittadini e turisti.
Per la prima volta in questa edizione tutte e otto le provincie entrano nella rete della manifestazione. Se nel 2000 erano 4 le amministrazioni locali aderenti al circuito, in questa edizione sono 48 i comuni, dal nord al sud dell’Isola, che vi partecipano distribuiti in 9 fine settimana dal 5 maggio al 28 ottobre. E saranno almeno 12.000 i volontari (di cui almeno il 60% studenti di ogni ordine e grado) che apriranno quasi 600 tra monumenti e siti archeologici e naturalistici. Sono 6 le amministrazioni che partecipano per la prima volta: Berchidda, Buggerru, Santa Giusta, San Gavino, Seui e Siddi. Per il settimo anno consecutivo la manifestazione ha ottenuto l’Adesione concessa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Nella foto: Giorgio Napolitano durante la visita a Sassari
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