Dal 15 giugno al 15 settembre Sassari, sarà letteralmente invasa dalle opere dell´artista nato a Lourdes da immigrati sardi e parigino d´adozione, depositario più fedele di una dimensione poetica che trae origine dal passato
SASSARI - Inaugurata a Sassari, in Piazza Castello, la mostra “Itinéraire” di Mauro Corda. Mauro Corda è una delle eccellenze dell'arte moderna la cui geniale creatività ha rivoluzionato, grazie a una sapiente e coraggiosa combinazione di rigore formale, ricerca e immaginazione, i confini dell'arte e della scultura contemporanea. Dal 15 giugno al 15 settembre Sassari, sarà letteralmente invasa dalle opere dell'artista nato a Lourdes da immigrati sardi e parigino d'adozione, depositario più fedele di una dimensione poetica che trae origine dal passato. Un allestimento unico ed originale dell'artista che si dispiega all'interno della rete museale e culturale Thàmus, andando a “caratterizzare” palazzi e luoghi di grande interesse storico e artistico che hanno contribuito a dare significato alla storia di Sassari.
La mostra, che parte da piazza d'Italia e prosegue per piazza Castello, gravita intorno al circuito Thàmus, nei siti del Castello aragonese con il barbacane, Palazzo d'Usini, sede della Biblioteca Comunale, Palazzo dell'Insinuazione, sede dell'Archivio Storico, Palazzo di Città, Palazzo della Frumentaria, sala Duce e le Cantine del Duca a Palazzo Ducale, e al Palazzo dell'Infermeria S. Pietro, sede dell'Assessorato alle Culture e al Turismo. Mauro Corda, erede dell' “antico”, eccellente e poliedrico artigiano di forme e volumi, finalizza la purezza e il valore estetico delle sue straordinarie realizzazioni al vivo e totale racconto dell'interiorità umana e del cosmo.
L'artista ama esplorare il corpo umano e non solo, confrontandosi con materiali diversi, dalla resina al marmo, dall'alluminio al ferro e al bronzo bianco, sino al polimaterico. I suoi capolavori abiteranno gli spazi di Thàmus, al chiuso e all'aperto, in una proposta espositiva di sbalorditivo impatto emotivo. Grazie a “Itineraire” il pubblico è condotto a riscoprire, di volta in volta, la profondità del dolore e della sofferenza nel complesso dei sette martiri della Boucherie, l'inusitato raccapriccio dell'androgino, la tensione dinamica e quasi ludica dei luminosi e scattanti contorsionisti o il puro godimento nella visione delle figure animali, dai celebri pesci ai ratti, allo splendido mastino napoletano; per arrivare alla collezione di ritratti su mezzobusto e ai disegni, in una proposta tematica estremamente articolata, nei soggetti e nelle installazioni.
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