M. P.
16 dicembre 2013
La mostra «Rosari. Piccoli cosmi da scoprire» presentata dalla cooperativa Turris Bisleonis e l’associazione MA.MA, si è conclusa con successo a Porto Torres
PORTO TORRES - Si è conclusa con successo la mostra dei rosari, presentata dalla cooperativa Turris Bisleonis e l’associazione Ma.Ma, intitolata «Rosari. Piccoli cosmi da scoprire». La mostra è rimasta aperta al pubblico dal 1 dicembre al 15 dicembre presso il Rifugio della scuola elementare De Amicis a Porto Torres, e prevedeva l’esposizione di circa sessanta rosari facenti parte di una collezione preziosa costituita da 500 modelli di cui è proprietaria la collezionista Marina Secci.
Furono gli Ordini religiosi dei Francescani e dei Domenicani tra il 1200 e il 1300, a curare la diffusione della preghiera col rosario, nome che risale alla posa della corona di rose posta sull’effige della Vergine. L’iniziativa facente parte di una mostra itinerante che espone in tutta la Sardegna, ha presentato rosari provenienti da santuari di tutto il mondo e chiese campestri della Sardegna, compresi i rosari derivati da statue, icone e quadri di madonne Nere, riscontrando particolare interesse tra il pubblico, che ha potuto scoprire e ammirare la collezione di Rosari realizzati con differenti materiali (legno, corno di maiale, lana di pecora infeltrita, palma sarda).
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