Il portavoce dell’indipendentzia Repubrica de Sardigna Simone Maulu risponde all’idea del presidente dell’Atp Leonardo Marras per combattere l’evasione
SASSARI - «L’Atp comunica che a Sassari, oltre il 40èercento degli utenti usufruiscono del mezzo pubblico senza il titolo di viaggio. Sempre secondo l’azienda trasporti sarebbero solo gli anziani (che corrispondono a circa il 30percento di tutti gli utenti) a pagare regolarmente il biglietto. La domanda che ci poniamo è questa: per quale motivo esiste una percentuale (come dichiarato dall’azienda) così elevata di persone che non pagano il biglietto? Può essere credibile che il 40percento degli utenti decida lucidamente di evadere? Perché accade questo?». Inizia così l’intervento del portavoce dell’iRS-indipendentzia Repubrica de Sardigna Simone Maulu, che dopo la conferenza stampa dei giorni scorsi, tenuta dal presidente dell’azienda trasporti Leonardo Marras e dal sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, che hanno presentato la novità dei “biglietti da collezione”, una serie di nuovi tagliandi contenenti alcune immagini simboliche delle eccellenze del basket e del calcio locale, e continuerà con altre serie raffiguranti immagini folkloristiche della Sardegna.
«Per altro un’idea non originale – sottolinea Maulu - e già utilizzata diversi anni orsono dallo stesso Marras quando era responsabile alla comunicazione per la sede Sarda di “Telecom italia” che fece stampare le schede telefoniche da collezione, che tutti ricordiamo, raffiguranti immagini simboliche della Sardegna come i Candelieri, la Cavalcata etc... L’aspetto che riteniamo singolare di questa notizia non è tanto questa riproposizione di una vecchia idea che denota una totale mancanza di innovazione nelle strategie comunicative dell’azienda trasporti (sempre che sia opportuno parlare di strategia) quanto che lo stesso presidente Marras ritiene che l’iniziativa del biglietto da collezione sia un efficace strumento per contrastare l’aumento degli evasori. Queste quindi sarebbero le politiche messe in atto per facilitare l’accesso al mezzo pubblico? Peccato che i biglietti con le immagini dei Candelieri o della Cavalcata saranno difficilmente acquistabili quando gli utenti si troveranno ad aspettare l’autobus dopo le otto di sera o la domenica e tutti i festivi quando i bar e le edicole saranno chiuse, o quando si troveranno in una fermata lontana da un rivenditore. Ancora una volta riteniamo di dover dire che si perde di vista il nodo principale della questione: l’azienda Trasporti Pubblici di Sassari non ha la volontà di mettere in essere tutte quelle azioni che potrebbero davvero incoraggiare i cittadini ad utilizzare maggiormente il mezzo pubblico. Eppure basterebbe veramente poco per cominciare».
«Altre volte ci siamo permessi di suggerire l’esempio praticato in tante altre città – ricorda il portavoce dell’iRS-indipendentzia Repubrica de Sardigna - dove l’accessibilità al bus è garantita attraverso diverse soluzioni come il biglietto via sms, la rivendita diretta sul bus, ecc. Come si può non prendere in considerazione che esistono delle difficoltà oggettive nell’acquisto del biglietto e che a Sassari i cittadini non sono incentivati all’uso del mezzo pubblico proprio per la difficoltà di munirsi del tagliando che è acquistabile solo in appositi punti vendita localizzati anche in posizioni molto distanti rispetto alle fermate. Il trasporto pubblico, di una città civile, non può essere pensato solo a misura di chi ne fa un uso abituale ma deve essere pensato a misura di tutti. Gli utenti che fanno un uso abituale del bus in linea di massima acquistano l’abbonamento, e gli abbonati corrispondono al 30percento. Il restante 70percento ne fa un uso occasionale, quindi il 40percento dei cosiddetti “evasori” deve essere calcolato su quel 70percento. In pratica degli utenti occasionali solo il 30percento riesce ad acquistare il biglietto; Percentuale che corrisponde a persone che risiedono in prossimità di un rivenditore, ma anche di persone che fanno un uso quotidiano del bus ma non possono permettersi l’acquisto dell’abbonamento. La cosa sorprendente e incomprensibile è la volontà da parte dell’Amministrazione comunale e dell’azienda di non rivolgersi a persone realmente competenti per la pianificazione del trasporto pubblico. iRS – conclude Maulu - ritiene che l’unico modo per sconfiggere l’evasione sia quello di dare agli utenti la possibilità di potersi comportare in modo legittimo e quindi di poter acquistare il biglietto sul bus in qualsiasi momento che sarebbe prima di tutto nell’interesse dell’Atp in quando aumenterebbe la consapevolezza sociale che il trasporto pubblico deve essere pagato».
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