La denuncia parte dal consigliere regionale di Rifondazione Comunista Giuseppe Stocchino, che richiede «spiegazioni immediate»
CAGLIARI - «Trenitalia impedisce ai ciclisti di usare le ferrovie per muoversi tra le stazioni presenti in Sardegna. Sono venuto a conoscenza di un fatto che da solo basterebbe ad allontanare dalla nostra Isola migliaia di appassionati di cicloturismo. Il vettore ha infatti rifiutato una prenotazione effettuata con un mese di anticipo da un gruppo di appassionati», così il consigliere regionale di Rifondazione comunista Giuseppe Stocchino denuncia la condotta tenuta da “Trenitalia”, società incaricata di svolgere un servizio pubblico sulle strade ferrate sarde.
«Ho nella mia disponibilità lo scambio di messaggi di posta elettronica tra i turisti ed i responsabili della società di trasporti – spiega il componente della commissione Trasporti – Con parole che non lasciano spazio alla fantasia si è motivato il rifiuto adducendo questioni di ordine pubblico; come si chi ama percorrere la Sardegna a bordo di una bicicletta sia una persona pericolosa o in grado di turbare il normale esercizio del servizio».
«Spero che Trenitalia sappia trovare parole adeguate per spiegare quanto accaduto – conclude Stocchino – Questi comportamenti sono infatti in grado di creare un tremendo danno di immagine alla Sardegna. Confermano però che non è più procrastinabile una rinnovata politica dei trasporti; un'Amministrazione Regionale attenta e presente non avrebbe mai permesso che questi fatti potessero accadere. Cappellacci, titolare dell'interim ai Trasporti, ha preferito limitare il suo interessamento alle ferrovie proponendo la liberalizzazione dei trasporti.
Nella foto: Il consigliere regionale Giuseppe Stocchino
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