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M. P. 20 febbraio 2014
Nuovi pretendenti per la centrale di Fiumesanto?
Primi adempimenti concreti per la vendita di E.on Italia. Interessati all´acquisto sono tuttora operatori e cordate nazionali in parte già allestite. Nutrita la presenza di imprese asiatiche (soprattutto cinesi)


PORTO TORRES - Primi adempimenti concreti per la vendita di E.on Italia (Qe 17/1), che ha Goldman Sachs come advisor. A quanto risulta a Qe, si sta per mettere mano alla raccolta della documentazione di base per la data room che, a sua volta, partirà prossimamente per offrire a tutti i candidati gli indispensabili riferimenti ai fini delle manifestazioni d'interesse. Confermato quanto si sapeva fin dall'inizio e cioè che saranno spacchettati i singoli asset consistenti nell'idroelettrico, le centrali a gas, il carbone di Fiumesanto, il parco rinnovabili, i clienti elettricità e gas assieme alle quote nel Gnl di Olt a Livorno e quella nel gasdotto Tap. Rispetto alla tempistica del Dossier Chicago, lo slittamento indotto più che altro dal "nodo gas" (Qe 17/1) oltre che, naturalmente, dalla complessità dell'operazione sarebbe dunque soltanto di qualche settimana.

Dal quartier generale di Düsseldorf infatti arrivano segnali precisi di voler procedere, anche in base a quanto si sta attuando, gradualmente ma senza ripensamenti, con le dismissioni previste e in parte già realizzate in altri Paesi. Peraltro, proprio il "nodo gas" quantomeno per quanto riguarda le centrali termoelettriche si starebbe ormai risolvendo nel senso di una strada più libera per la disponibilità già evidenziata, sia pure informalmente, da Edison mentre il discorso Sorgenia ("patto di sistema" tra i due gruppi nell'ottica di un "salvataggio" della società guidata dall'a.d. Andrea Mangoni) sembra ormai relegato più in disparte. Anche in considerazione degli ultimi sviluppi nella sempre più complessa trattativa con le banche sulla ristrutturazione del debito. Più in salita semmai gli altri due capitoli gas, che riguardano le difficoltà nell'avvio di Olt e gli ostacoli autorizzativi per Tap.

Sotto il primo profilo, sempre a quanto risulta a Qe, la questione sconta in queste ore la decisione del ministro, Flavio Zanonato, di astenersi dalla firma del decreto sulla strategicità dell'impianto che porta con sé la concessione del fattore di garanzia. Peraltro, a togliere le castagne dal fuoco al ministro ha contributo l'inopportunità di firmare provvedimenti in questa fase di attesa per il nuovo governo e l'arrivo, ormai più che probabile, di un nuovo inquilino al Mse. Nel secondo, non sembrano ancora in via di soluzione i problemi relativi all'approdo dell'infrastruttura dopo il no, sia pure non vincolante, della Regione Puglia. La crisi del governo Letta naturalmente ha fatto il resto. Si scalda invece la competizione sugli asset più appetibili di E.On Italia. Soprattutto i 530 MW circa dell'idro di Terni, i quasi 400 delle fonti rinnovabili (eolico e Fv), la centrale sarda di Fiumesanto per la quale c'è sul tavolo da tempo il progetto per la trasformazione a carbone dei gruppi a olio combustibile. Interessati sono tuttora operatori e cordate nazionali in parte già allestite ("mix" pubblico/privato), con partecipazione o meno di numerosi fondi, questi ultimi anche in prima persona.

Insistenti le "voci" di un tentativo di coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti mentre sono entrate in gioco le ex municipalizzate, come A2a. Nutrita la presenza di imprese asiatiche (soprattutto cinesi). Il pacchetto vendite elettricità-gas infine ha fin dall'inizio un pretendente: GdfSuez. Il Segretario Territoriale della Uiltec-Uil Franco Peana a tale proposito dichiara contro la multinazionale tedesca E.On: «ma come può una multinazionale in vendita, con bilanci in attivo per milioni di euro, venire in questo territorio a parlare di esuberi e mobilità? E.On incredibili ed indecenti, avanti un nuovo soggetto industriale di spessore, che mantenga gli impegni, che salvaguardi il lavoro, l’ambiente, la sicurezza, porti tecnologia e garanzie per la rete. Ma soprattutto non offenda i Sardi. E-On vada via e pratichi un altro sport!»
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19/11/2025
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