M. P.
12 marzo 2014
Il consigliere Luciano Mura del Pd denuncia la società Terna, che ha presentato al Cipe un progetto di potenziamento del cavo che prevede per molti cittadini di Porto Torres, procedure di esproprio dei propri terreni
PORTO TORRES - Il consigliere Luciano Mura del Partito democratico di Porto Torres, dichiara di aver appreso dal giornale online Alguer.it, che l'area portuale di Oristano ospiterà una base del sistema di manutenzione dell'elettrodotto marino Sapei (Sardegna - Penisola italiana). Il Gruppo Terna ha infatti deciso di puntare su un lotto del consorzio industriale di Oristano per costruire un deposito di materiali, come cavi sottomarini, che possano servire per interventi di riparazione. L’elettrodotto sottomarino Sapei, è stato inaugurato nel 2011 e collega la Sardegna alla Penisola(da Fiume Santo a Latina).
«La società Terna Rete Italia, che gestisce sul territorio nazionale 64mila km di linee di alta tensione, ha presentato, - dichiara Luciano Mura - qualche mese fa, al Cipe un progetto di potenziamento del cavo che prevede per diverse centinaia di cittadini del nostro comune e di altri comuni limitrofi procedure di esproprio dei propri terreni». E’ prevista per altro la posa di un cavo interrato che collega Fiume Santo con Punta Tramontana attraverso alcune aree Sic (siti di interesse comunitario) che ricadono nel nostro territorio.
«Appare veramente incompressibile che alla luce di tutto questo, – continua Mura - Terna realizzi un deposito per materiale di manutenzione in un porto situato ad oltre 100 Km di distanza piuttosto che utilizzare il Porto di Porto Torres e le aree limitrofe che distano poche migliaia di metri dalla sede principale degli impianti. E’ possibile che le istituzioni locali possano subire questo ulteriore oltraggio senza che vi sia la necessaria reazione? Terna come Eni è forse convinta che questo territorio sia solo terra di conquista da sfruttare senza alcun remora e rispetto della collettività. Si continua a distruggere il tessuto economico locale – conclude Luciano Mura - nell’indifferenza assoluta di chi dovrebbe difendere questo martoriato territorio».
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