M. P.
14 marzo 2014
Prosegue il percorso sulla pianificazione territoriale, in cui si portano avanti gli atti che condurranno alla redazione del Piano Urbanistico comunale. Emerso il problema dei confini territoriali di Porto Torres
PORTO TORRES - Prosegue il percorso sulla pianificazione territoriale, in cui si portano avanti gli atti che condurranno alla redazione del Piano Urbanistico comunale. La riunione sul Puc si apre con l’impegno da parte del Presidente della commissione urbanistica Carlo Cossu, di rispettare alcune date del cronoprogramma, in particolare modo la predisposizione della Vas (valutazione ambientale strategica) e del Pai (piano per l’assetto idrogeologico)che dovrebbero essere compiute entro il mese di Marzo. Gli argomenti cruciali necessari per portare avanti la pianificazione, riguardano il Piano particolareggiato del centro matrice (piano centro storico), già pronto per essere accolto nel Puc, e le aree di competenza dell’autorità portuale e del consorzio industriale provinciale.
Due gli incontri con la Regione, il dirigente regionale della pianificazione l’ing. Antonio Sanna, ha accolto l’architetto Vanni Macciocco e l’ing. Claudio Vinci, dirigente dell’ufficio tecnico comunale, il 20 febbraio e il 6 marzo per affrontare alcune incognite emerse, relative all’aggiornamento demografico, il confronto con lo stato attuale di attuazione del Piano paesaggistico regionale e la possibilità di avviare la Vas. Quest’ultima particolarmente importante in quanto deve seguire un percorso parallelo con la procedura del Puc, una valutazione che aiuta a comprendere le responsabilità sull’inquinamento ambientale nel territorio comunale. Un quesito emerso è quello relativo ai confini territoriali del Comune di Porto Torres, limiti geografici che riguardano alcune zone periferiche (territorio di Platamona). Nella cartografia regionale non risultano chiari i limiti territoriali con l’area portuale e quella industriale, così come non sono definiti i confini con il territorio di Sassari.
La risposta a tale quesito, sul quale è proseguito un lungo dibattito in commissione, spetta agli uffici tecnici comunali che devono chiarire quali aree appartengono al comune di Porto Torres, e comunicarlo alla Regione che mira ad ottenere la trasmissione dei dati in maniera uniforme ed omogenea in modo tale da fare un’analisi comparata tra tutti i soggetti coinvolti, e archiviare il territorio delimitato in maniera definitiva. La Regione è in possesso di una cartografia in cui emergono le differenze tra il reale e il catastale e da cui non è semplice uscirne, i problemi riguardano soprattutto il territorio agricolo. La volontà politica del Comune di Porto Torres resta comunque quella di pianificare anche su quei territori in cui l’amministrazione non ha specifica competenza urbanistica: area industriale e portuale. Diventa fondamentale collegare le priorità del Puc alla mappa dell’inquinamento industriale, alle destinazioni d’uso di alcuni territori dell’area industriale per la loro localizzazione, che conservano una prospettiva per il comune, fondamentale dal punto di vista di una riqualificazione. «Esistono delle aree dismesse in cui sono collocati capannoni industriali testimonianza di un passato industriale, sulle quali è possibile fare un ragionamento di parco archeologico».
La terza cosa chiesta dall’architetto Macciocco riguarda, infatti, la mappa degli impianti produttivi, in particolare della chimica, in via di smantellamento, in cui si possono selezionare una serie di testimonianze sulle quali costruire un Parco archeologico industriale. Resta il problema che le pianificazioni che riguardano i diversi enti potrebbero rallentare il processo di approvazione del Piano urbanistico comunale. Intanto si è tenuta una riunione tecnica tra il dirigente dell’area tecnica comunale, rappresentata dall’ ingegnere Claudio Vinci e l’Autorità portuale, in cui era presente l’architetto Macciocco.
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