M. P.
2 aprile 2014
Stato di avanzamento del Puc, questo il punto all’ordine del giorno della commissione urbanistica, convocata per giovedì 3 aprile alle ore 8.30. Nell´ultima riunione la proposta di un Parco archeologico industriale
PORTO TORRRE - Stato di avanzamento del Puc, questo il punto all’ordine del giorno della commissione urbanistica, convocata come da programma, nel palazzo comunale, il 3 aprile alle ore 8.30 in prima seduta ed alle 9 in seconda convocazione. Il dirigente dell’area tecnica comunale, ingegnere Claudio Vinci dovrà relazionare sul confronto avuto con l’autorità portuale e l’autorità del consorzio industriale provinciale, per condividere le linee guida del piano urbanistico comunale che hanno valenza sul porto e zona industriale e, che pertanto dovranno essere recepite dalle rispettive autorità, anche se la fase di programmazione segue tempi diversi. L’impegno da parte del Presidente della commissione urbanistica Carlo Cossu, è quello di rispettare alcune date del cronoprogramma, in particolare modo la predisposizione della Vas (valutazione ambientale strategica) e del Pai (piano per l’assetto idrogeologico)che dovrebbero partire entro il mese di aprile.
In particolare il Pai verrà programmato dai collaboratori dell’architetto Vanni Macciocco, incaricato a disporre il progetto del piano urbanistico comunale. Intanto nell’ultimo incontro, tutti i commissari avevano espresso la volontà di fare chiarezza sulla destinazione d’uso delle aree industriali dismesse, che potrebbero essere destinate, per la loro localizzazione, alla realizzazione di un Museo archeologico industriale. Capannoni industriali, come l’impianto al fenolo, testimonianza di un passato industriale, sui quali è possibile fare un ragionamento di riqualificazione dell’area da destinare alla creazione di un Parco archeologico industriale.
Nell’ultima riunione, avevano creato perplessità i confini territoriali del Comune di Porto Torres, limiti geografici che riguardano alcune zone periferiche (territorio di Platamona), che non coincidevano con la cartografia regionale, in cui non risultavano chiari i limiti territoriali con l’area portuale e quella industriale, così come non erano definiti i confini con il territorio di Sassari . La soluzione spettava agli uffici tecnici comunali che dovevano chiarire quali aree appartengono al comune di Porto Torres, e comunicarlo alla Regione che chiedeva la trasmissione dei dati certi in modo tale da fare un’analisi comparata tra tutti i soggetti coinvolti, e archiviare il territorio delimitato in maniera definitiva.
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