E’ l’allarme lanciato dal segretario generale regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, che oggi invierà una nota alla Regione per chiedere un incontro urgente per allestire una serie di riunioni sul comparto trasporti nell’Isola
CAGLIARI - «Da un’analisi effettuata personalmente, nei primi tre mesi del 2014, Trenitalia ha soppresso circa quattrocento treni. Solo pochissimi di questi sono stati sostituiti da corse effettuate con autobus, ma, la quasi totalità delle volte, Trenitalia non ha garantito il servizio, preoccupandosi solo ed esclusivamente di cancellare la corsa». Questo l’allarme lanciato dal segretario generale regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu, che dopo le dichiarazioni sulla situazione “treni in Sardegna” da parte del neoassessore regionale ai Trasporti, ha deciso di inviare una nota alla Regione Autonoma della Sardegna, per chiedere «un incontro urgente per concordare e calendarizzare una serie di riunioni tematiche sulle varie modalità di trasporto».
Già negli anni scorsi, Boeddu fece presente quanto accadeva mensilmente nei servizi ferroviari garantiti nell’Isola da parte del Gruppo delle Ferrovie dello Stato. Le motivazioni di Trenitalia per le soppressioni «non date ai passeggeri ma, per parole sussurrate tra gli addetti ai lavori, le soppressioni dei treni sono dovute a due fattori. La mancanza di materiale rotabile di scorta sufficiente rispetto ai servizi offerti e la carenza di personale di bordo (soprattutto capi treno). Se a tutto questo aggiungiamo le modifiche di cambio di orari dei treni, disposte sempre unilateralmente da parte di Trenitalia – prosegue il segretario della Filt Cgil – più che ridurre i costi che per venire incontro ai passeggeri, il risultato del combinato disposto è la continua disaffezione da parte del cittadino dell’uso del treno».
Ma l’incontro con la Regione, per Boeddu, non si dovrebbe fermare all’argomento Trenitalia. «Infatti, non solo il trasporto ferroviario esercitato da Trenitalia sta comportando disagi e sofferenze continue, ma vi sono tante vertenze importantissime ancora aperte, ad iniziare da quella di Meridiana, passando da quella della Saremar, che è stata avviata ad un processo di privatizzazione, per arrivare a quella della Azienda Regionale Sarda Trasporti (Arst) e non ultima quella della Società di Gestione Aeroportuale di Alghero (Sogeaal)».
Nella foto: il segretario Arnaldo Boeddu
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