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M. P. 17 gennaio 2015
Ap: «immobili dell’Asinara, patrimonio strategico»
Il gruppo di Autonomia popolare ritiene che le istituzioni locali debbano compiere ogni sforzo possibile per creare nuove possibilità di occupazione sul territorio


PORTO TORRES - «Il territorio deve acquisire la gestione diretta di competenze, risorse e immobili presenti sull'Asinara che possono rappresentare validi presupposti di sviluppo». A sostenerlo è il gruppo di Autonomia popolare, ritenendo che le istituzioni locali debbano compiere ogni sforzo possibile per creare nuove possibilità di occupazione sul territorio. Perciò, è necessario che il comune di Porto Torres stesso acquisisca la gestione diretta di competenze, risorse e immobili presenti sull'Asinara che possono rappresentare validi presupposti di sviluppo. « Per l'appunto, il tavolo di confronto con il Ministero sulla questione delle servitù militari in Sardegna, aperto dal Presidente Pigliaru, - dichiara il segretario di Ap, Alessandro Carta - deve rappresentare la grande occasione per affrontare, finalmente, la situazione relativa agli immobili inutilizzati presenti sull’Asinara, riconducibili, appunto, ad usi governativi».

Secondo il movimento di Autonomia popolare, è di fondamentale importanza la gestione degli immobili sull’Isola-Parco ai fini dello sviluppo del parco in termini di nuovi insediamenti produttivi di carattere, turistico, commerciale, culturale ed ambientale in grado di generare nuove opportunità lavorative. «Il complesso degli edifici statali sull’Asinara, ad oggi totalmente in disuso, rappresenta un patrimonio strategico per la nostra comunità, - sottolinea Carta - e per questo la Regione deve ricominciare a dimostrare sensibilità nei confronti del nostro territorio proprio assumendo un ruolo di garante al riguardo». Per il segretario il Presidente Pigliaru, con la spinta di tutti gli enti locali e di tutti i rappresentati del territorio in Regione, «ha il dovere di inserire nella vertenza delle servitù militari anche quegli stabili riconducibili ad usi governativi che occupano ormai inutilmente il nostro territorio e costituiscono un grande patrimonio da restituire alla nostra comunità».

Ma sarebbe altrettanto importante che lo stesso Presidente regionale «ponga rimedio al blocco totale delle attività di programmazione volte alla pubblicazione di studi e bandi per il recupero di tutti gli altri immobili di proprietà della Regione presenti sull'Asinara, determinato dalla chiusura dell'Agenzia Conservatoria delle Coste che deteneva tali prerogative», - aggiunge Carta. Rivendicare tutto questo è fondamentale «considerando che l'attuale amministrazione comunale ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza del difficile compito, - si legge nella nota - molto più abile nella realizzazione di manifestazioni caratterizzate unicamente da gestioni a dir poco anomale».

Il movimento di Autonomia popolare ritiene che fino al momento della sua chiusura, l'ormai ex Agenzia Conservatoria delle Coste aveva posto in essere competenze e risorse in grado di tracciare una strada che, stava iniziando a dare i suoi frutti «come nel caso del bando relativo al centro Diving, ancora oggi gestito ottimamente da nostri concittadini, o come nel caso degli immobili inclusi nei Psl del BIC Sardegna per i quali sono state individuate destinazioni d'uso e si attende solo che vengano assegnati». Una visione strategica ed un lavoro che deve essere riattivato immediatamente «perché non si perda altro tempo prezioso in questioni e ragionamenti lontani dalle reali priorità del territorio che sono sviluppo e lavoro», conclude il segretario Carta.
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