M. P.
9 febbraio 2015
Il sindacato Uiltec-Uil denuncia il comportamento antisindacale della multinazionale tedesca E.On, poiché questa boicotterebbe il sindacato che svolge la sua attività di denuncia
PORTO TORRES - Il sindacato Uiltec-Uil denuncia il comportamento antisindacale della multinazionale tedesca E.On, poiché questa boicotterebbe il sindacato che svolge la sua attività di denuncia. L’azienda che dal opera a capo della centrale termoelettrica di Fiume Santo, considerata responsabile dei ripetuti inquinamenti del Golfo dell’Asinara, delle reiterate esplosioni dei macchinari dell’impianto, e accusata da l sindacato dei crolli delle strutture interne e degli sfaldamenti di intere pareti degli edifici, «della mungitura delle risorse pubbliche Italiane e della “distruzione” della forza lavoro di un impianto altrimenti una volta dichiarato strategico per la comunità dei cittadini, decide anche con chi confrontarsi», accusa il Coordinatore regionale settore elettrico, Franco Peana.
La Uiltec sostiene che un impresa, soprattutto straniera, non può scegliere l’interlocutore preferito, quello che non graffia, quello che permette ed acconsente tutto, per cui meglio tenere alla lontana chi seppur nella trasparenza della legge Italiana vigila, controlla e quando necessario denuncia. Il sindacato Uiltec-Uil, «oggi non gradita alla mensa dell’ orco teutonico, per la sua irreprensibile ed integerrima opera di tutela e sorveglianza degli interessi dei lavoratori e cittadini denuncerà mediaticamente, la condotta della multinazionale in fuga dall’Italia», afferma Peana.
La preoccupazione nasce in particolare dal grande attivismo relazionale posto in essere da chi «essendo ormai in “ritirata”, teme qualcuno dei “tiri mancini” simili a quelli messi in opera o tentati dalla stessa nei sei anni appena trascorsi», precisa il segretario Peana che sottolinea come la Uiltec proseguirà nella sua attività di sorvegliante alla legalità contrattuale e legislativa italiana adendo alle aule giudiziarie ed alle Redazioni giornalistiche «per le sue come sempre trasparenti ma “incomprabili” azioni sindacali».
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